Per la quinta puntata del nostro viaggio nei classici della cucina italiana parliamo oggi di uno dei dolci più famosi del mondo, che però esiste solo dal 1970, stiamo parlando del Tiramisù.
Ma come è nato questo dolce? le sue radici affondano nell’usanza contadina di “dare energia” a chi doveva lavorare attraverso il famoso “uovo sbattuto”, ovvero un tuorlo d’uovo sbattuto con lo zucchero (nel Trevigiano, dove questa usanza era molto sentita e dove poi infatti il dolce è nato, era precisamente detto “sbattudin”).
Già nel famoso libro di Pellegrino Artusi “L’arte di mangiar bene” del 1902 si citava un dolce con caratteristiche simili al tiramisù: venivano chiamati i “biscottini puerperali” e si preparavano associando biscotti al tuorlo d’uovo con zucchero e cacao; questo primordiale Tiramisù si arricchì più avanti anche del burro e soprattutto del mascarpone.
Oggi gli ingredienti fondamentali del famoso dolce sono infatti cacao, caffè, mascarpone, savoiardi, tuorlo d’uovo e zucchero. La sua ricetta fu definitivamente codificata nel ristorante trevigiano “Le beccherie” da un cuoco che si chiamava Loly Linguanotto. Il nome che originariamente era un dialettale “Tirame su” venne semplicemente italianizzato in Tiramisù, in riferimento all’elevato contenuto calorico del dolce, che in pratica è una zuppa inglese al caffè. La ricetta classica ha poi generato un numero infinito di varianti: la versione col marsala invece del caffè, ma anche quella coi pavesini, con le fragole, col gelato, con limoncello con lo yogurt e tante altre.
Ogni anno a Treviso, in autunno, si tiene il Tiramisù day, durante il quale viene organizzata la gara dei tiramisù fatti in casa (che giunge quest’anno alla settima edizione); il laboratorio di Tiramisù per bambini, la camminata Telethon; e sono state recentemente istituite una competizione per tiramisù privi di glutine e lattosio. Per golosi e curiosi, quest’anno il Tiramisu day di Treviso si terrà il 6 ottobre!