Un cocktail bar “veneziano vero” in una delle città più turistiche del mondo? Ecco il Time Social Bar: ottimi cocktail, vini e cicchetti nel sestiere di Cannaregio.
Fra tanti locali internazionali, chic, modaioli, di alto design o storici che, a Venezia, si contendono i tanti turisti che ogni giorno arrivano in città, il Time Social Bar fa storia a sé. Perché non è affatto facile, sulla laguna, trovare un cocktail bar che coniughi miscelazione di alta qualità e atmosfere veneziane “vere”. Merito della passione di Alessandro Beggio, titolare e bar manager che otto anni fa ha aperto questo locale senza troppo guardare alle mode e alle tendenze, ma con un’idea precisa: quella di creare un luogo dove stare bene e dove bere altrettanto bene.
E infatti, in occasione della nostra prima visita, qualche anno fa, eravamo stati (molto) bene e avevamo bevuto ancora meglio. Peccato solo per lo spazio interno limitato, che nei momenti di maggiore affluenza rischiavano di lasciare fuori qualche potenziale avventore. Parliamo al passato perché, dallo scorso giugno, il locale si è allargato grazie all’acquisizione del negozio adiacente, dove è stata ricavata una seconda sala dotata anch’essa di bancone. Così che, oltre a raddoppiare gli spazi a disposizione dei clienti, può anche essere messa a disposizione per eventi privati, degustazioni, masterclass o presentazioni, lavorando in maniera indipendente rispetto alla consueta attività del bar.
Atmosfera veneziana “vera”
E poi, se stagione e meteo lo consentono, vale la pena di sfruttare i tavoli del dehors esterno su un delizioso scorcio di Rio Terà Farsetti, dove ancora si può respirare un po’ dell’atmosfera popolare che caratterizzava anni fa il sestiere di Cannaregio, tutt’oggi il più abitato di Venezia.
Cocktail classici, cicchetti e non solo
A proposito di drink, non è cambiata nemmeno l’idea di miscelazione di Alessandro Beggio: “Una miscelazione semplice, diretta e di gusto“. Ovvero: classici, classici e ancora classici, preparati con cura e con ingredienti di qualità, ai quali si affiancano alcuni twist on classic e signature ricercati. “Il più richiesto? Da diversi anni a questa parte spopola il Negroni, bandiera della miscelazione italiana nel mondo”, rivela Beggio, anche se – aggiunge – il suo cocktail preferito resta il Daiquiri. In menù anche alcuni drink analcolici, ormai imprescindibili; resta inoltre l’accurata selezione di birre artigianali e di vini di pregio, molti dei quali naturali, con un occhio particolare al territorio. Sempre “poco veneziani” i prezzi, sotto la media della città lagunare.
A evolversi, semmai, è l’offerta food, oggi un po’ più ricca e strutturata rispetto al passato, sempre tenendo conto del fatto che stiamo parlando di un cocktail bar e non di un bistrot: “Proponiamo cicchetti e qualche piatto tipicamente veneziani ma, nel prossimo futuro, aggiungeremo ancora qualcosa, comunque altrettanto semplice e gustoso, in linea con la nostra miscelazione”, ci anticipa il titolare. Più che mai convinto – a ragione – del fatto che semplicità faccia rima con qualità.
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