Le bevande di Cuba: un viaggio tra tradizione e autenticità
Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai prodotti tipici di tutto il pianeta lasciamo l’Europa per tornare in centroamerica alla scoperta delle bevande tradizionali di Cuba. Nelle ultime due puntate, ha fatto tappa in Croazia, terra dove vi è una plurisecolare tradizione vitivinicola: qui infatti oggi si realizzano vini di numerose tipologie e di buona qualità grazie sia all’accurata selezione delle uve da impiegare sia ai benefici influssi del clima mediterraneo.
Dalla Croazia a Cuba: un viaggio tra i sapori
Coltivazione della vite che, soprattutto in Dalmazia e Istria, viene portata avanti dal lavoro di numerosi piccoli imprenditori che, dopo la fine del regime comunista di Tito e le guerre dei Balcani, hanno saputo ridare lustro anche internazionale alla plurisecolare storia croata della bevanda.
Il viaggio, questa settimana, lascia l’Europa e torna in Centro America per approdare a Cuba, l’isola caraibica che fu scoperta da Cristoforo Colombo durante uno dei suoi viaggi: l’esploratore genovese infatti sbarcò qui il 12 ottobre del 1492, rivendicando l’isola a favore del Regno di Spagna e battezzandola “Isola Giovanna” in onore dell’erede al trono Giovanni, Principe delle Asturie.
Un passaggio storico che accomuna il territorio delle Antille al vicino Costa Rica, delle cui bevande tradizionali abbiamo parlato recentemente: in modo particolare ci siamo soffermati sulla produzione dei distillati per i quali quest’area del pianeta è celebre in tutto il mondo. Il medesimo discorso vale per i rum cubani, base di alcuni dei cocktail più apprezzati ovunque. In queste righe però vogliamo citare alcune bevande tradizionali cubane meno note.
Aliñao: la bevanda della tradizione
Fra queste troviamo l’Aliñao, una bevanda fermentata fortemente radicata soprattutto nella parte orientale del Paese: secondo la tradizione viene servita in occasione della nascita di un figlio dopo essere stato lasciato a maturare per l’intera durata della gravidanza. Una parte della bevanda, inoltre, è tenuta da parte affinché il bambino la possa consumare una volta cresciuto: solitamente questo avviene al compimento del 15° anno.
Ingredienti principali
- Canna da zucchero
- Uva spina
- Tamarindo cinese
- Acerola (un raro frutto tropicale)
- Prugne, uvetta, ciliegie e ananas
Il processo produttivo richiede 4-8 mesi durante i quali i tini di fermentazione devono essere lasciati in un luogo asciutto e al riparo da fonti di calore che altererebbero il processo. Per fare in modo che la bevanda possa essere condivisa con parenti e amici, ciascuna famiglia, di volta in volta, ne prepara fra i 10 e i 15 litri.
Chica di ananas (Garapiña): il gusto dell’estate cubana
La chica di ananas, conosciuta anche come Garapiña, invece, è una bevanda caratterizzata da una bassa gradazione alcolica che viene preparata in maniera artigianale nelle regioni orientali di Cuba, soprattutto nella regione di Caney, che annovera il maggior numero di piantagioni di questo frutto.
Preparazione
Si consuma solitamente nei mesi estivi, che coincidono con la stagione della raccolta: viene realizzata mediante la fermentazione spontanea della buccia dell’ananas alla quale vengono aggiunti solamente zucchero e acqua, senza fare ricorso ad alcun tipo di lievito.
- Si mettono le bucce del frutto in un recipiente con due cucchiai di zucchero e poi si copre il tutto con dell’acqua, senza mescolare.
- Il contenitore viene protetto con un telo sottile che consente l’entrata dell’aria e si lascia a fermentare per due o tre giorni.
- Si aggiunge quindi dell’altro zucchero, si gira, si scola e si serve fredda.
Prú Oriental: il fermentato dalle origini haitiane
La Prú Oriental, invece, è una bevanda fermentata molto comune nella parte orientale di Cuba, in particolare nella provincia di Granma. La sua storia può essere fatta risalire al 1800, dopo la rivoluzione haitiana, ovvero quando i coloni francesi e i loro schiavi s’insediarono nelle terre a est di Isla Mayor.
Ingredienti principali
- Radici e foglie di vite australiana
- Radice cinese
- Fiori della saponaria
- Pepe giamaicano
- Zucchero, altre spezie e un pizzico di lievito per avviare la fermentazione
La bevanda è pronta da degustare dopo circa quattro giorni dall’inizio della preparazione.
Una peculiarità della Prú Oriental, data dagli ingredienti previsti dalla ricetta, è il fatto di produrre molto gas anche ben dopo che la sua elaborazione è terminata: per questo motivo, di norma, non viene imbottigliata ed è consumata solo all’interno di piccole comunità locali.
Vino de Marañón: il nettare degli anacardi
Troviamo infine il vino de Marañón, ottenuto dalla fermentazione degli anacardi, la cui pianta cresce spontaneamente nelle aree semi-aride di Peralejo fin dall’epoca pre-colombiana.
Processo di produzione
L’anacardio oggi viene coltivato anche grazie ad un progetto per la conservazione di questa coltura, considerata molto importante per i vari usi che ne vengono fatti nella cucina locale.
- Il vino di anacardo si ottiene partendo dai frutti spremuti ai quali viene aggiunto lo zucchero.
- Il mosto deve quindi essere lasciato fermentare per circa due mesi.
- Ne vengono prodotte circa 1.000 bottiglie all’anno e viene venduto anche al di fuori dell’isola.
Cuba, terra di tradizioni e influenze
Cuba, oltre ai numerosi distillati celebri in ogni angolo del pianeta (in modo particolare i suoi rum), presenta un palcoscenico variegato di bevande tradizionali, frutto di numerose influenze culturali sia di derivazione europea (con i colonizzatori che qui hanno importato anche l’arte della birra) che proveniente dalle tradizioni di altre popolazioni caraibiche.
Se ti è piaciuto scoprire i tesori di Cuba, ti invitiamo a esplorare altre curiosità sulle bevande tradizionali di tutto il mondo, già pubblicate sul nostro magazine ApeTime. Lasciati ispirare da sapori esotici e storie affascinanti: il viaggio nel mondo delle tradizioni non finisce qui!




