Buone notizie per gli apicoltori italiani in questi anni di crisi e sconforti dovuti soprattutto alla crisi climatica in atto. Il Ministero dell’Agricoltura ha aumentato i fondi previsti per l’apicoltura nella Pac 2023-2027 da 9 a 17 milioni di euro.
Soddisfatti i vertici della federazione Italiana apicoltori che per voce della presidente Raffaele Cirone dichiarano “Dopo annate avverse e una lunga serie di eventi calamitosi, con una Pac che in passato era risultata priva di visione strategica avevamo il dovere di sollecitare al Ministero un maggior impegno a livello nazionale, affinché venissero individuate azioni prioritarie e favorito l’accesso alla platea dei beneficiari.
Siamo consapevoli di avere continuamente incrementato il nostro patrimonio apistico – sottolinea ancora Cirone – che ammonta ormai a 2 milioni di colonie di api, allevate da oltre 70.000 apicoltori: cifre che collocano l’Italia in vetta alle classifiche europee, legittimando l’operato delle nostre Istituzioni e riconoscendo dignità a ciascun apicoltore”.
Una delle prime regioni a ragionare sugli investimenti possibili sulla base dei nuovi finanziamenti è stata l’Emilia Romagna che ha già approvato il piano regionale che destina al settore 1,3 milioni di euro tra aiuti agli apicoltori (quelli attivi in regione realizzano il 7% della produzione di miele nazionale), miglioramento della specie “ligustica”, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti, servizi tecnici, cura e salute delle api.
I finanziamenti saranno per il 70% a carico dell’Unione Europea mentre il 30% restante verrà dallo stato, e saranno assegnati in base al patrimonio apistico.
“Le azioni principali – ha sottolineato l’assessore Mammi – sono consulenza e assistenza tecnica, formazione, scambio di buone pratiche, investimenti (1 milione di euro) e promozione, commercializzazione e monitoraggio del mercato per sensibilizzare i consumatori sui prodotti dell’apicoltura (200mila euro). Il patrimonio apistico di un territorio è fondamentale per la biodiversità e per l’agricoltura. L’obiettivo del Piano – ha concluso Mammi – è la crescita e lo sviluppo qualitativo e quantitativo dell’apicoltura, l’incremento dei redditi favorendo l’apicoltura professionale esercitata a fini economici”.
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