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Cocktail analcolici: il boom dei drink salutari secondo Michele Piagno

Cocktail analcolici gourmet, kombucha mixati e twist botanici: la nuova era del bere consapevole conquista bar e ristoranti.

Nell’estate 2025, cocktail bar e locali si reinventano con proposte sempre più salutari e creative: bevande fermentate, ingredienti naturali e cocktail analcolici (mocktail) diventano i protagonisti di una mixology consapevole che punta su gusto, benessere e sostenibilità.

I nuovi gusti dell’estate: tra fermentazioni, botaniche e ingredienti naturali

Il mondo del beverage è in piena trasformazione. I classici drink alcolici lasciano sempre più spazio a preparazioni che esaltano la qualità degli ingredienti e l’esperienza sensoriale, riducendo l’impatto dell’alcol. Non è più una tendenza di nicchia, ma un cambiamento strutturale spinto da nuove abitudini di consumo.

I mocktail gourmet — cocktail privi di alcol ma ricchi di carattere — guidano questo cambiamento. Preparati con erbe aromatiche fresche, spezie, succhi estratti a freddo, infusioni artigianali e fermentati naturali, offrono combinazioni complesse e raffinate. Kombucha e kefir, per le loro proprietà probiotiche e il gusto intrigante, si affermano sempre più nei menu.

La Generazione Z, soprattutto nei centri urbani, orienta la domanda. Attenta alla salute, all’estetica e all’impatto ambientale, cerca esperienze nuove, personalizzabili e misurate. La risposta della mixology è una proposta sempre più curata, che esplora distillati analcolici, idrolati botanici e toniche naturali prive di zuccheri aggiunti.

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Miele agave e succhi per cocktail analcolici

Dalla natura al bicchiere: i protagonisti della nuova mixology

Il lessico del bere si arricchisce di ingredienti un tempo considerati insoliti. I dolcificanti naturali come miele grezzo, sciroppo d’agave, stevia e succhi non filtrati stanno gradualmente sostituendo lo zucchero raffinato. Frutti tropicali come papaya e dragon fruit e spezie come curcuma, anice stellato e zenzero contribuiscono a creare profili aromatici distintivi.

L’attenzione si sposta verso ingredienti con etichetta pulita, tecniche sostenibili e materie prime locali. I cocktail diventano narrazioni liquide, dove ogni componente ha una storia da raccontare.

Cinque tendenze da tenere d’occhio:

  • Fermentati vivi: kombucha, kefir, shrub
  • Dolcificanti alternativi: miele, agave, stevia, datteri
  • Toniche botaniche e acque funzionali
  • Frutti esotici e superfood
  • Spezie aromatiche: curcuma, pepe rosa, basilico sacro

Grandi classici in versione 2.0: reinterpretare senza stravolgere

Accanto alle nuove proposte, i grandi classici si rinnovano. Il Negroni si apre a reinterpretazioni con bitter artigianali, vermouth low ABV e distillati botanici. Versioni analcoliche trovano spazio nei menu più attenti all’evoluzione del gusto.

Lo Spritz mantiene il suo status iconico ma cambia veste: oltre al classico Aperol o Select, si affermano l’Hugo Spritz, lo Spritz al kombucha e le varianti con tè verde o succhi fermentati.

Per chi cerca nuove idee: Ricette Drink Analcolici

Anche Americano, Margarita e Mojito si adattano. L’Americano utilizza soda artigianale e bitter botanici, il Margarita sperimenta con frutti tropicali e note speziate. Il Mojito abbandona lo zucchero in favore di stevia o kombucha alla menta.

Espresso Martini e Gin Tonic si evolvono grazie a nuovi ingredienti. Il primo si rinnova con versioni cold brew o decaffeinate, il secondo esalta i gin botanici italiani abbinati a toniche naturali, estratti floreali e agrumi fermentati.

Il parere dell’esperto: qualità, non moda

Michele Piagno, mixologist e autore del libro ElSeñor Mojito, sottolinea l’importanza della qualità come principio guida. «Oggi il bere miscelato risponde a una cultura sempre più attenta, fatta di conoscenza, ricerca e autenticità. Non si tratta solo di fare tendenza, ma di creare esperienze vere».

Piagno, noto anche per il suo brevetto del primo cocktail fluorescente, vede nei fermentati naturali una chiave per l’evoluzione della miscelazione. Per lui, ogni ingrediente racconta una scelta precisa, che parte dalla consapevolezza del cliente e si riflette nelle scelte del locale.

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Cocktail e identità del locale: un’opportunità strategica

La mixology 2025 rappresenta una leva di differenziazione concreta per bar, ristoranti e hotel. Offrire una carta cocktail innovativa e coerente con le nuove sensibilità dei clienti significa distinguersi in un mercato competitivo.

Chi lavora nel settore HoReCa deve aggiornarsi, formarsi e investire su proposte che non siano solo di moda, ma che rispecchino un’identità chiara e contemporanea.

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