Continua il nostro viaggio nei dolci tipici della tradizione in particolare del periodo di Natale, parliamo oggi della Gubana un dolce friulano delle Valli del Natisone situate in Friuli Venezia Giulia vicino al confine con la Slovenia.
Una volta solo per le festività ci si poteva permettere qualcosa di più costoso e gustoso anche in termini di alimentazione, e infatti gli ingredienti contenuti in questo dolce della festa sono di un certo pregio, prima fra tutti la frutta secca. Noci, nocciole, mandorle, pinoli vengono tritati finemente e mescolati a uvetta, zucchero e spezie varie tra cui scorza di limone e di agrumi e qualche alcolico aromatico che può variare a seconda delle tradizioni locali e di famiglia (di solito grappa, marsala o rum). Il tutto è avvolto in un impasto soffice e lievitato cui viene data una forma di chiocciola (simbolo di prosperità e abbondanza), e la Gubana è servita.
Le prime citazioni della Gubana risalgono al 1409 quando si dice che a Cividale del Friuli fu servita in un convivio in occasione della visita di un Papa, da allora è diventata sempre più una tipicità del Friuli, ove è molto diffusa e si è allargata anche alle regioni limitrofe. A tutt’oggi viene preparata per le festività principali, come quelle natalizie, ma anche per la Pasqua o per feste familiari. Ogni anno a Cividale del Friuli viene preparata una Gubana gigante per la sera del 1 gennaio e si brinda insieme in piazza all’anno nuovo.

La tradizione della gubana si porta dietro anche quella degli “Strucchi” che in pratica sono dei dolcetti più piccoli, ma del tutto simili alla gubana per come sono realizzati.
Possono essere fatti in due modi: cotti o fritti; i cotti hanno una consistenza molto morbida e sono serviti con una spolverata di zucchero a velo; i fritti assumono invece una consistenza più croccante. Gli strucchi vengono preparati soprattutto in occasione di festività familiari.




