HomeCocktail RicetteHanky Panky: il cocktail leggendario che ha fatto la storia del bar

Hanky Panky: il cocktail leggendario che ha fatto la storia del bar

Nato all’American Bar del Savoy di Londra, è uno dei primi drink creati da una donna bartender

Il fascino intramontabile di un cocktail tra storia e mistero

Dietro ogni cocktail iconico si cela una storia affascinante, fatta di intuizione, talento e un pizzico di magia. È il caso dell’Hanky Panky, uno dei drink più intriganti dell’epoca d’oro della mixology. Raffinato, amaricante e aromatico, questo cocktail è diventato un classico grazie al suo gusto deciso ma equilibrato e a un nome tanto curioso quanto emblematico.

Ma l’Hanky Panky non è solo un mix di gin, vermouth e Fernet Branca. È anche un pezzo di storia della cultura dei bar, un omaggio al talento femminile nel mondo della mixology, e un simbolo di eleganza e innovazione. In questo articolo esploreremo l’origine di questo cocktail, la sua evoluzione, alcune curiosità poco note e naturalmente, la ricetta Hanky Panky originale, perfetta da replicare anche a casa.

Chi ha inventato l’Hanky Panky? Una pioniera della mixology

Il cocktail Hanky Panky nasce all’inizio del Novecento a Londra, all’interno del prestigioso Savoy Hotel, uno dei templi internazionali della miscelazione. L’autrice di questo drink è Ada Coleman, anche conosciuta come “Coley”, la prima e unica donna a ricoprire il ruolo di Head Bartender all’American Bar del Savoy.

Ada Coleman iniziò a lavorare al Savoy nel 1903 e divenne celebre per il suo stile amichevole e per la sua capacità di creare cocktail su misura per i clienti abituali. Uno di questi clienti era l’attore Sir Charles Hawtrey, noto per i suoi gusti raffinati e il suo spirito ironico. Un giorno, chiese ad Ada qualcosa di “forte ma nuovo, diverso da tutto”. Lei si mise all’opera e gli servì un drink a base di gin, vermouth italiano dolce e un tocco di Fernet Branca.

Quando Hawtrey assaggiò il cocktail, esclamò: “By Jove! That is the real hanky-panky!” (letteralmente: “Perbacco! Questo sì che è un vero hanky-panky!”), usando un’espressione inglese che all’epoca indicava qualcosa di magico o sorprendente.

E così nacque il nome: Hanky Panky.

Cosa significa davvero “Hanky Panky”?

Oggi il termine “hanky panky” può essere interpretato in diversi modi, talvolta con connotazioni maliziose, ma all’epoca aveva un significato più neutro: indicava un trucco, una trovata astuta, o semplicemente qualcosa di sorprendente. Perfetto per descrivere un drink che, con pochi ingredienti, riesce a regalare una profondità di sapori inaspettata.

Il nome curioso ha sicuramente contribuito al successo del cocktail, rendendolo memorabile tanto quanto il suo gusto.

Il cocktail Hanky Panky oggi: perché è ancora attuale

Nonostante sia stato inventato più di un secolo fa, l’Hanky Panky è ancora oggi una presenza costante nei menu dei cocktail bar di alto livello. La sua semplicità è solo apparente: la vera sfida sta nel bilanciare perfettamente le sue componenti.

Il gin dona struttura e secchezza, il vermouth dolce regala rotondità e una nota botanica, mentre il Fernet Branca — usato in pochissime gocce — aggiunge una punta amaricante e balsamica che rende il drink unico.

È un cocktail perfetto per chi ama i sapori decisi, ma non rinuncia all’eleganza. Si serve di solito in una coppetta ben fredda e, come da tradizione, con una scorza d’arancia che ne esalta l’aroma.

Ricetta Hanky Panky originale: pochi ingredienti, grande effetto

Ecco la ricetta Hanky Panky classica secondo la tradizione del Savoy:

Ingredienti:

  • 45 ml di gin London Dry

  • 45 ml di vermouth rosso (Italiano, dolce)

  • 7.5 ml di Fernet

  • scorza d’arancia per guarnire

Preparazione:
Versa tutti gli ingredienti in un mixing glass colmo di ghiaccio. Mescola con delicatezza per 20-30 secondi fino a quando il drink sarà ben freddo. Filtra in una coppetta da cocktail precedentemente raffreddata. Guarnisci con una scorza d’arancia, spremendola leggermente sopra il bicchiere per rilasciarne gli oli essenziali.

Varianti moderne e twist sull’Hanky Panky

Negli ultimi anni, mixologist di tutto il mondo si sono divertiti a reinterpretare questo cocktail in chiave moderna. Alcuni sostituiscono il vermouth dolce con un vermouth dry per una versione più secca, altri utilizzano gin speziati o addirittura mezcal per dare un tocco affumicato.

Una variante interessante è l’Hanky Spanky, che aggiunge un bitter all’arancia o qualche goccia di liquore al cioccolato per accentuare la nota calda e profonda del Fernet.

Un’altra idea è giocare con l’affumicatura, servendo il drink in una cloche di vetro piena di fumo di legno di quercia o di cannella, per un effetto teatrale e aromatico.

Hanky Panky nella cultura pop e nei cocktail book

La ricetta Hanky Panky è inclusa nel leggendario “Savoy Cocktail Book” pubblicato nel 1930 da Harry Craddock, successore di Ada Coleman al bancone dell’American Bar. Questo ha contribuito alla diffusione globale del drink e alla sua consacrazione tra i “classici internazionali” dell’IBA (International Bartenders Association).

Il cocktail è stato citato anche in libri, articoli e serie TV ambientate in epoca vittoriana o edoardiana, diventando un simbolo di eleganza londinese e di mixology colta.

Curiosità: chi era davvero Ada Coleman?

Ada Coleman è considerata una vera pioniera del bartending al femminile. In un’epoca in cui le donne raramente lavoravano nei bar, lei riuscì a conquistare il rispetto dei colleghi e dei clienti grazie al suo talento. Durante i suoi anni al Savoy, servì celebrità, politici, attori e intellettuali, diventando un punto di riferimento assoluto.

Nonostante il suo contributo sia stato a lungo sottovalutato, oggi Ada è riconosciuta come una delle figure più influenti nella storia della miscelazione.

L’Hanky Panky resta la sua eredità più gustosa.

Quando servire un Hanky Panky?

Il momento migliore per gustare un Hanky Panky è l’aperitivo serale o il dopocena, magari accompagnato da un cioccolatino fondente o da un tagliere con formaggi stagionati. La sua struttura lo rende perfetto anche come drink da meditazione o da degustare in un cocktail pairing raffinato.

Un cocktail con un’anima

La ricetta Hanky Panky non è solo un mix di ingredienti, ma un concentrato di storia, creatività e carattere. È un cocktail che sorprende, conquista e racconta. Racconta di un’epoca, di una donna visionaria, di un’arte antica che oggi più che mai trova nuova linfa nei bar di tutto il mondo.

Se ancora non l’hai provato, è arrivato il momento di lasciarti tentare. Perché in fondo, come disse Sir Hawtrey: “That is the real hanky-panky!”

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Lorenzo Ferri
Lorenzo Ferri
Appassionato di mixology, vini e distillati. La mia missione è raccontare le storie dietro i migliori locali, bar e cocktail bar, esplorando anche il mondo del vino e dei liquori. Amo viaggiare per scoprire le tradizioni e le innovazioni che rendono unici i sapori di ogni città. Se si parla di abbinamenti cibo-cocktail, potete contare su di me: adoro sperimentare combinazioni che sorprendono il palato.

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