Il bartender Peppe La Sala è specializzato in Catering Bar. Lo abbiamo intervistato per fare un bilancio dei primi mesi di riapertura post lockdown e tracciare un quadro della situazione tra paure e idee.
Peppe La Sala fa Mixology Catering Bar, in altre parole crea drink su misura per eventi, con dei banconi bar semoventi in stile diversi e riprone così l’atmosfera di un angolo bar.
Un bilancio della tua attività dal lockdown a oggi?
Il lockdown è stato per me un disastro totale, arrivavano tutti i giorni telefonate per disdire la prenotazione del nostro servizio catering. Mi è saltato un intero calendario. Dopo il 4 maggio il vento è cambiato. Sono iniziate ad arrivare le prime richieste di informazioni alle quali rispondevo sempre con la massima disponibilità per tranquillizzare il possibile cliente.
Peppe La Sala
Che significa concretamente?
Che mi sono dichiarato pronto a pianificare la possibile proposta commerciale, rassicurando gli interessati che in caso di nuove restrizioni non avrebbero avuto penali da pagare. Questo approccio li rendeva sereni. E ora qualcosa è ripartito.
Tante. Dalle micro aziende che nella stagione estiva non hanno potuto riservare risparmi per affrontare la stagione invernale fino alle grandi aziende colpite da un calo di fatturato, temo che in molti decideranno di licenziare alcuni dipendenti.




