Tra le colline del Rodano settentrionale, Anne e Pierre-André Déplaude hanno dato vita a una delle realtà più autentiche della viticoltura francese contemporanea. La loro azienda, Les Déplaude de Tartaras, racconta un modo diverso di fare vino: agricolo, sincero, radicato nella terra. Un progetto familiare nato dalla voglia di custodire la biodiversità e trasformare la vigna in un ecosistema vivo, in equilibrio con l’ambiente.
Un’azienda agricola che parla di terra e persone
Siamo a Tartaras, piccolo villaggio delle Collines Rhodaniennes, una zona che pur trovandosi amministrativamente nella Loira guarda idealmente alla Côte-Rôtie e a Condrieu. Qui, tra i 350 e i 450 metri di altitudine, i Déplaude coltivano 7,5 ettari di vigneto su suoli di scisto e micascisto, capaci di donare ai vini profondità e una precisa impronta minerale.
Ex allevatori, Anne e Pierre-André si sono avvicinati al vino nei primi anni Duemila. Hanno scelto di intraprendere un percorso agricolo fondato sulla biodinamica certificata Biodyvin, seguendo un principio semplice: rispettare la vita del suolo e delle piante, osservando la natura invece di forzarla. Ogni lavoro viene svolto a mano, con attenzione e misura, in un paesaggio che parla di boschi, erbe spontanee e muretti a secco.
Fermentazioni spontanee e rispetto assoluto per la materia
La cantina dei Déplaude riflette la loro filosofia: nessuna tecnologia superflua, solo fermentazioni spontanee, lieviti indigeni e interventi minimi. I vini non vengono chiarificati né filtrati. La solforosa è usata con parsimonia, giusto per accompagnare il vino e non per dominarlo.
Il risultato sono bottiglie che vivono e cambiano nel tempo, capaci di esprimere la stagione da cui nascono. Ogni annata è una fotografia del suo clima, del lavoro umano e della vitalità del suolo.
I vini di Les Déplaude de Tartaras
La gamma dei vini è il riflesso di un territorio vario e di una mente curiosa. Le fermentazioni sono lente, i tempi mai imposti, e ogni cuvée racconta un equilibrio tra freschezza, fragranza e precisione.
I vitigni e la vinificazione
Le uve vengono raccolte a mano e vinificate in piccole vasche di cemento o acciaio. Nessuna ricetta fissa, ma un approccio artigianale che privilegia la spontaneità e la purezza del frutto.
Le etichette
- Regards Croisés 2024 – Cofermentazione di cinque varietà bianche (Ravat blanc, Clairette, Jacquère, Roussanne). Solo 791 bottiglie. Un bianco luminoso, con un lieve tocco ossidativo che ne arricchisce la complessità e un finale sapido e teso.
- La Chanse 2023 – 100% Syrah. Note di frutta rossa e pepe, bocca fresca e lineare, struttura sottile ma persistente.
- Tout Compte Fait 2023 – 100% Pinot Noir. Eleganza e profondità: tannino fine, profilo slanciato e grande pulizia aromatica.
- Ciel d’Orage 2023 – Assemblaggio di 60% Gamay, 25% Syrah e 15% Pinot Noir. Un rosso goloso e succoso, pensato per la convivialità.
- Mine de Rien 2023 – 100% Mornen Noir, vitigno raro e affascinante. Vino di sete, agile, dal frutto croccante e immediato.
- Avis de Têmpete – 100% Gamay da vecchie vigne. Strutturato, materico, con energia e vitalità che raccontano la forza del terroir.
Un’identità agricola fuori dalle mode
Les Déplaude de Tartaras incarnano la vera anima del vino naturale: sincerità e coerenza. Non cercano riconoscimenti, ma un dialogo diretto con chi beve. Ogni bottiglia è la voce di un luogo e del lavoro che lo mantiene vivo.
I loro vini parlano a chi cerca autenticità, ma anche equilibrio e bellezza. Sono pensati per una tavola quotidiana, per chi vuole ritrovare nel bicchiere la verità di una vigna coltivata con rispetto e intelligenza.
Abbinamenti e momenti di consumo
I vini dei Déplaude si muovono con naturalezza tra stili e occasioni:
- I bianchi come Regards Croisés esaltano piatti di pesce crudo, formaggi freschi e cucina vegetale.
- I rossi leggeri, come Mine de Rien o Ciel d’Orage, accompagnano tapas, charcuterie e piatti speziati.
- Le versioni più strutturate, come Avis de Têmpete, trovano la loro dimensione accanto a carni rosse o formaggi stagionati.
Sono vini che si adattano al momento e all’atmosfera, sempre con un filo conduttore comune: la spontaneità.
Un piccolo mondo contadino che parla di futuro
Les Déplaude de Tartaras non vogliono stupire, ma restituire senso al gesto agricolo. Il loro lavoro è la testimonianza di come il vino possa nascere da una relazione semplice e profonda con la terra.
Ogni bottiglia diventa così un racconto agricolo in forma liquida: essenziale, sincero, vibrante.
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