Il masala chai, conosciuto come tè indiano speziato, è una delle bevande più rappresentative del subcontinente. Nato come infuso ayurvedico, ha attraversato i secoli trasformandosi in simbolo di convivialità e ospitalità. Oggi è consumato quotidianamente da milioni di persone, in India e nel resto del mondo, con infinite varianti locali e reinterpretazioni moderne.
Le origini del masala chai
Le radici del masala chai risalgono a migliaia di anni fa. Nelle antiche corti reali si preparavano decotti di spezie – cardamomo, cannella, chiodi di garofano, zenzero e pepe nero – utilizzati come rimedi ayurvedici per facilitare la digestione e rinvigorire il corpo. In questa prima fase non c’era ancora il tè: la bevanda era un infuso terapeutico, servito caldo o freddo.
Il quadro cambia nell’Ottocento, con l’arrivo dei britannici. Le grandi piantagioni di Assam e Darjeeling resero il tè nero facilmente disponibile e ne favorirono l’inserimento nelle ricette locali. L’aggiunta di latte e zucchero completò la formula, dando vita al masala chai moderno.
Dal lusso alla tradizione popolare
Per molti decenni il chai rimase un prodotto elitario, accessibile solo a chi poteva permettersi gli alti costi del tè. La svolta arrivò all’inizio del Novecento, quando la Indian Tea Association decise di promuovere il consumo interno riducendo la quantità di tè nero a favore di spezie, latte e zucchero. In questo modo la bevanda divenne più economica, mantenendo un gusto ricco e aromatico.
Da quel momento il masala chai si diffuse in tutte le regioni dell’India, assumendo forme diverse in base alle tradizioni locali. Ancora oggi ogni famiglia ha la propria ricetta, con dosaggi e spezie variabili.
Il rito del chai wallah
In India il masala chai non è solo una bevanda domestica: è anche un rito sociale. Nelle stazioni, nei mercati e lungo le strade, i chai wallah – i venditori ambulanti – servono il tè in piccoli bicchieri di vetro o in tazze di terracotta.
Attorno ai loro banchetti si creano luoghi di incontro dove si discute di attualità, si stringono affari e si condividono momenti di vita quotidiana. Il chai wallah incarna la dimensione popolare del tè indiano: accessibile, diffuso e capace di unire persone di ogni estrazione.
Varianti regionali e spezie protagoniste
Il masala chai è un mosaico di sfumature che cambia a seconda della regione. In Meghalaya, nel nord-est dell’India, si prepara lo Sha Shiahkrot, ottenuto dalle radici di una pianta selvatica raccolta con metodi tradizionali. Dopo l’essiccazione, le radici vengono conservate in ceste di bambù e affumicate con il fumo del camino, che ne preserva le proprietà. Il risultato è un tè rosso-marrone, delicatamente speziato e persistente.
Le spezie restano il cuore della ricetta, e la loro combinazione dà origine a infinite varianti. Tra le più comuni:
- Cardamomo, che apporta freschezza e note aromatiche intense
- Cannella, dolce e avvolgente
- Zenzero, piccante e digestivo
- Pepe nero, pungente e deciso
- Chiodi di garofano, balsamici e persistenti
In alcune versioni si trovano anche anice stellato, finocchio o noce moscata, che arricchiscono ulteriormente la complessità aromatica.
Una bevanda che ha conquistato il mondo
Il masala chai è oggi uno dei biglietti da visita più autentici dell’India. Si beve a colazione, durante le pause di lavoro, in famiglia o per accogliere ospiti. Al di fuori dei confini nazionali, la sua popolarità è cresciuta rapidamente: nei Paesi occidentali è diventato un’alternativa al caffè, proposto spesso nella versione chai latte.
La domanda internazionale di tè speziato è in costante aumento, spinta dall’interesse verso ingredienti naturali e salutari. In Asia, il consumo resta impressionante: in Cina, sommando tutte le tipologie di tè speziato, si parla di decine di miliardi di litri ogni anno.
Una tazza di cultura indiana
Bere un masala chai significa assaporare un frammento della storia e della cultura indiana. È il risultato di tradizioni millenarie, influenze coloniali e abitudini popolari che ancora oggi scandiscono la vita quotidiana di milioni di persone.
Chi desidera approfondire il tema può leggere anche l’articolo dedicato a tè e culture del mondo pubblicato su ApeTime Magazine. Per chi invece vuole scoprire altre bevande e ricette, il portale ApeTime Ricette raccoglie ispirazioni utili per bar e appassionati.
Per una panoramica completa sul mondo dei locali e della mixology in Italia, è disponibile la piattaforma ApeTime, mentre aziende e fornitori del settore possono consultare il portale Fornitori HoReCa.
Le immagini contrassegnate come “generate con intelligenza artificiale” sono realizzate con strumenti AI a supporto della redazione di ApeTime Magazine. Esse hanno finalità illustrative e non rappresentano persone, luoghi o eventi reali.




