Un viaggio tra tre classici intramontabili del mondo della mixology
Quando si parla di cocktail classici, tre nomi emergono come simboli di eleganza e tradizione: il Negroni, l’Americano e il Boulevardier. Questi tre drink hanno un elemento in comune che li rende parte di una stessa famiglia: una base di vermouth e bitter, combinati in modi differenti per creare esperienze di gusto uniche. Ma cosa rende questi cocktail così speciali e come si differenziano tra loro? Scopriamo insieme le loro origini, gli ingredienti e i segreti che li accomunano, esplorando le variazioni che li hanno resi protagonisti nei bar di tutto il mondo.
L’elemento in comune: vermouth e bitter, il cuore della loro identità
Il punto di partenza per analizzare il Negroni, l’Americano e il Boulevardier è la loro base comune. Tutti e tre utilizzano il vermouth rosso, un vino aromatizzato e fortificato, che dona ai drink dolcezza e complessità, e il bitter, che apporta la sua inconfondibile nota amarognola e speziata. Questa combinazione crea un equilibrio tra dolce e amaro, rappresentando l’essenza della mixology italiana.
Ma perché questa combinazione è così vincente? Il vermouth, grazie ai suoi aromi complessi, funge da “ponte” tra gli altri ingredienti, bilanciando l’intensità del bitter e la forza alcolica del distillato presente in ciascun cocktail. Questo equilibrio è ciò che rende il Negroni, l’Americano e il Boulevardier così versatili e apprezzati.
Le origini storiche dei tre cocktail
Negroni: l’eleganza di un classico italiano
Nato a Firenze nel 1919, il Negroni è stato creato quando il conte Camillo Negroni chiese al barman Fosco Scarselli di rafforzare il suo Americano aggiungendo gin al posto della soda. Il risultato? Un drink forte, bilanciato e inconfondibile. È composto da parti uguali di gin, vermouth rosso e bitter, servito con una fetta d’arancia.
Americano: la semplicità che conquista
L’Americano, predecessore del Negroni, ha origini più antiche, risalenti alla fine del XIX secolo. Nato come Milano-Torino per via dell’utilizzo di bitter di Milano (Campari) e vermouth di Torino, prese il nome “Americano” negli anni ’20, probabilmente per il successo che riscontrava tra i turisti americani in Italia. A differenza del Negroni, include soda al posto del gin, rendendolo più leggero e rinfrescante.
Boulevardier: un twist americano con anima francese
Il Boulevardier, spesso considerato il “cugino d’oltreoceano” del Negroni, è nato negli anni ’20 a Parigi. Questo cocktail è stato creato da Erskine Gwynne, uno scrittore americano espatriato e fondatore della rivista “Boulevardier”. La sua ricetta sostituisce il gin del Negroni con bourbon, conferendo al drink una maggiore morbidezza e note di vaniglia e caramello.
Negroni, Americano e Boulevardier: una comparazione tra sapori
Negroni
Il Negroni è noto per il suo carattere deciso e complesso. Il gin apporta note botaniche e una forte base alcolica, mentre il vermouth e il bitter lavorano in armonia per creare un cocktail intenso e bilanciato. È perfetto come aperitivo per chi ama i sapori audaci.
Americano 
Più leggero e frizzante, l’Americano è ideale per chi cerca un drink rinfrescante ma non banale. La soda aggiunge una componente effervescente che attenua l’amaro del bitter, rendendolo un’opzione versatile per ogni occasione.
Boulevardier
Il Boulevardier, con il suo bourbon, è più caldo e avvolgente. Le note dolci e speziate del whisky americano lo rendono una scelta perfetta per le serate invernali o per chi cerca un’alternativa sofisticata al classico Negroni.
Come preparare questi cocktail: ricette per ogni occasione
Ricetta del Negroni:
- 30 ml di gin
- 30 ml di vermouth rosso
- 30 ml di bitter
Mescolare gli ingredienti in un mixing glass con ghiaccio, quindi servire in un bicchiere old fashioned con ghiaccio e guarnire con una fetta d’arancia.
Ricetta dell’Americano:
- 30 ml di vermouth rosso
- 30 ml di bitter
- Soda a completare
Versare vermouth e bitter in un bicchiere con ghiaccio, aggiungere soda e guarnire con una fetta d’arancia.
Ricetta del Boulevardier:
- 30 ml di bourbon
- 30 ml di vermouth rosso
- 30 ml di bitter
Mescolare in un mixing glass con ghiaccio, servire in un bicchiere old fashioned e guarnire con una scorza d’arancia.
L’importanza del giusto abbinamento: quale cocktail scegliere e quando
Ogni cocktail ha il suo momento ideale: il Negroni è perfetto per un aperitivo elegante, l’Americano si adatta a pomeriggi rilassati o brunch, mentre il Boulevardier è l’alleato ideale per una serata intima o un dopo cena raffinato. La scelta del cocktail può anche essere influenzata dagli abbinamenti culinari: il Negroni si sposa bene con sapori intensi come quelli di formaggi stagionati o salumi, l’Americano accompagna perfettamente antipasti leggeri, mentre il Boulevardier esalta piatti a base di carne o dessert al cioccolato.
Il successo internazionale e le varianti moderne
Questi tre cocktail hanno guadagnato fama mondiale, ispirando innumerevoli varianti. Il Negroni Sbagliato, ad esempio, sostituisce il gin con lo spumante, creando un drink più leggero e vivace. Il White Negroni, invece, utilizza gin, Lillet Blanc e Suze per una versione più fresca e aromatica. Anche l’Americano e il Boulevardier hanno visto reinterpretazioni, dimostrando quanto siano versatili e amati.
Tre cocktail, un’anima comune
Negroni, Americano e Boulevardier rappresentano l’essenza della mixology, unendo tradizione, eleganza e un gusto unico. Con la loro base comune di vermouth e bitter, questi cocktail dimostrano come pochi ingredienti possano dar vita a esperienze di gusto straordinarie e diversificate.
Se il tuo cocktail preferito è il Negroni noi puoi perderti il nostro ultimo articolo: Il Negroni e tutte le sue varianti.
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