Parliamo della Mixology Experience di Milano e del Roma Bar Show di Roma. Oddio, forse qualcuno si adombrerà. Spero di no. Dico quello che penso e faccio quello che dico. E io punto a creare un sistema. Per adesso, onestamente, con scarso successo.
Quindi, vado al punto. Per me, è una scelta incomprensibile e rischiosa, nonché una dispersione di energie e soldi, organizzare in Italia nello stesso mese due manifestazioni che vorrebbero affermarsi come un punto di riferimento per il mondo del bar. Mi riferisco alla nuova Mixology Experience di Milano e al Roma Bar Show di Roma, che torna dopo il debutto nel 2019. Entrambe in calendario a maggio.
Perché? Non sarebbe meglio convergere tutte le forze per organizzare un solo grande evento sul mondo del bar in Italia, magari itinerante? Lo suggerisco da anni. Ne ho parlato anche con alcuni dei diretti interessati. Pare impossibile. Il leitmotiv è sempre lo stesso. “Certe divergenze non saranno mai superate”.

Il 2022 si prospetta un anno molto complesso dal punto di vista economico. Non occorre essere un analista per prevedere che i consumi fuori casa ne risentiranno. E le aziende che, come tutti, hanno sofferto per 2 anni, nei prossimi mesi si troveranno ad affrontare un aumento del costo delle materie prime e una diminuzione delle vendite. Insomma, pochissime realtà italiane potranno presenziare sia a Roma che a Milano.
Lo stesso discorso vale anche per le aziende straniere e per tutti i professionisti del settore, dai bartender ai giornalisti.
Certo, chi vive a Roma o a Milano gioca in casa, in uno dei due casi. Ma non tutti risiedono in queste città.
Ultima considerazione. La prima edizione del Roma Bar Show sotto certi aspetti fu un successo, ma per altri risultò molto provinciale. Quello che più mancava -al di là di un’organizzazione logistica migliore- era la presenza di espositori e visitatori stranieri. Ecco. Io dubito che quest’anno saranno più numerosi alla Mixology Experience di Milano e al Roma Bar Show di Roma. Tu no? Ovvio, spero di sbagliarmi.
Detto questo, provo davvero massimo rispetto e stima per tutti gli organizzatori. Di Milano e Roma. Che spero mi inviteranno comunque, anche se ho espresso le mie perplessità. E sia chiaro: non sul loro operato, ma sulla incapacità tutta italiana di fare sistema. Come giornalista, comunque, sono curiosa di visitare entrambe le manifestazioni. Spero dotata di un pass stampa.
PS. Dopo lo stop forzato di due anni, ritorna in presenza il premio istituito dalla famiglia Nonino e tra i maggiori riconoscimenti in ambito culturale, letterario ed enogastronomico. La cerimonia si terrà il 7 maggio, come da tradizione, presso la sede di Nonino a Percoto.





