In questa intervista Terry Monroe, pioniera della mixology italiana e fondatrice dello storico Opera 33 di Milano, ci guida nel suo mondo fatto di colori, aromi ed emozioni.
Dal segreto del successo -quasi- trentennale del suo cocktail bar milanese fino a come il colore diventi un potente strumento di storytelling con forte capacità emozionale: tre domande a Terry Monroe.
Il colore è un elemento centrale della tua concezione di mixology…
Sì: lo sottolineo. Io amo il colore nei drink, inteso come fonte d’ispirazione e non come semplice banale associazione di idee.
Il fatto è che da sempre il colore ci codifica, identifica e soprattutto ci distingue. Il colore in questo senso è molto più di un elemento visivo; è un linguaggio emotivo e sensoriale. Per trasformarlo in un cocktail, mi affido a un processo che unisce scienza e creatività.
Concretamente, come traduci un colore in un cocktail?
Studio le proprietà degli ingredienti naturali e dei coloranti alimentari alla ricerca di combinazioni che soddisfano il palato ma evocano anche emozioni visive. In questo modo ogni bevanda diventa un viaggio sensoriale unico, dove il colore guida la narrazione, creando connessioni profonde tra gusto, profumo e memoria.

Il tuo Opera 33 in via Farini a Milano è un punto di riferimento da oltre 27 anni. Qual è il segreto della sua longevità?
Il successo del locale credo dipenda dalla passione mia e del team e dalla capacità di reinventarsi. Mode, desideri, bisogni della società e dei singoli cambiano di continuo ma in un perenne reiterarsi di sé. Opera 33 non è solo un cocktail bar; è un locale-casa dove l’arte della miscelazione si fonde con l’intrattenimento e l’interazione. Offriamo un’esperienza unica che trasforma ogni serata in un momento teatrale coinvolgendo ogni ospite. E abbiamo una clientela eterogena per genere, età, estrazione. Lo testimonia l’ampio e variegato popolo di commensali accorso a celebrare il XXVII compleanno di Opera 33 pochi giorni fa. Avviciniamo un mondo di persone trasversali.

Il colore è lo strumento principale di un game sensoriale tra il bartender e l’ospite. Creo cocktail che possono evocare ricordi, come un rosso fragola al sapore di panna che richiama l’infanzia, o sorprendere, nascondendo la freschezza della mela verde in un rosa shocking. A volte, il gioco si spinge fino al ribaltamento totale, come con un bicchiere misterioso dai colori elusivi. Ogni cocktail racconta una storia unica, un gioco mentale che si basa sulla complicità tra chi lo crea e chi lo gusta.
SCHEDA Libro Terry Monroe
Cromococktail
Editore: Hoepli
Pagine: 288
Prezzo: € 44,90




