Con l’avvicinarsi del periodo natalizio diminuiscono le fiere e le manifestazioni dedicate alle specialità gastronomiche più tipiche dell’autunno, ce ne sono però ancora alcune in calendario, anche storicamente interessanti come la “Fiera fredda” che si tiene nel cuneese e precisamente a Borgo San Dalmazzo (Cn).
Questa fiera prende origine nel lontano 1569 quando è il duca Emanuele Filiberto di Savoia che da l’ok per la sua istituzione nel paese citato, nel giorno del 5 dicembre, data del martirio del Santo.
Da allora la cosiddetta “Fiera fredda della lumaca” viene svolta ogni anno: in origine era un momento di incontro per gli abitanti delle valli in una stagione dove i lavori agricoli son pressochè fermi, adesso è occasione di lavoro per ristoranti e momento d’oro per i golosi che possono approfittare dei deliziosi piatti tipici in particolare quelli a base di lumache che sono la protagoniste della festa. È infatti lei, Helix pomatia alpina, nelle sue preparazioni la specialità più tipica di queste parti.

Quest’anno la manifestazione si terrà dal 4 al 8 dicembre e il 5, nel rispetto della tradizione, sarà il giorno clou della fiera con il “Mercato nazionale della lumaca”, i classici banchi di mercato, incontri e show cooking per esaltare le caratteristiche della lumaca; non mancheranno spettacoli musicali, artisti di strada e mostre; cuore della manifestazione è Palazzo Bertello. La rassegna gastronomica che accompagna la fiera si chiama “Sotto il segno della lumaca” e coinvolge i locali di tutte le valli circostanti; se le protagoniste sono le lumache, fanno ovviamente da coprotagonisti i tanti altri prodotti tipici locali.
Una curiosità è che le lumache lessate venivano tradizionalmente estratte dal guscio con un chiodo per essere poi intinte in una salsa piccante tipica, e la tradizione del chiodo rimane, anche se oggi non è più un chiodo di quelli che venivano usati per ferrare i cavalli, ma uno strumento più adattato all’uso a tavola.




