Da San Diego alla Côte de Beaune, il percorso di Jonathan Purcell racconta una Borgogna diversa, fatta di micro-cuvée naturali, produzioni minime e rispetto assoluto per il terroir. Con il progetto Vin Noé, il giovane vignaiolo californiano si è imposto tra i protagonisti più originali della nuova scena burgunda.
Dalla California alla Borgogna
Purcell arriva in Francia all’inizio degli anni 2010 e si forma lavorando in cantine di riferimento come Philippe Pacalet, Domaine de Montille e Domaine Matrot. Nel 2016 nasce ufficialmente Vin Noé, con le prime vinificazioni ad Auxey-Duresses. Dal 2021 la sua attività trova casa nella storica cantina di Jean-Jacques Morel a Saint-Aubin, pioniere della viticoltura organica e del no-till.
Oggi Jonathan coltiva direttamente circa 0,8 ettari e integra la produzione con uve acquistate da parcelle selezionate in Côte de Beaune, Côte Chalonnaise e Beaujolais. Ogni cuvée nasce da una lavorazione artigianale e da un approccio radicalmente naturale: fermentazioni spontanee, assenza di solfiti, nessuna filtrazione e travasi solo per gravità.
Un approccio artigianale e radicale
Il progetto Vin Noé si distingue per una filosofia coerente e rigorosa. Le vigne sono condotte in biologico, in cantina si lavora solo con lieviti indigeni e grappoli interi, spesso in macerazione carbonica. L’obiettivo è dare voce al terroir senza interventi correttivi.
Il risultato sono vini energici e tesi, che combinano freschezza e profondità. Non esistono compromessi: ogni bottiglia riflette l’annata, il vigneto e la mano del vignaiolo. La produzione resta volutamente limitata, attorno alle 8-12 mila bottiglie l’anno, con una distribuzione selettiva che accresce l’interesse degli appassionati.
Le cuvée più rappresentative
L’universo Vin Noé è fatto di micro-cuvée che interpretano con stile zone diverse della Borgogna e del Beaujolais. Tra le etichette più significative:
- Totem – Chenin Blanc macerato, dalla trama complessa e vibrante.
- Alibi – Aligoté diretto e immediato, vinificato con grande precisione.
- Amour Vache – Gamay puro, succoso e fragrante.
- Gueule d’Amour – Pinot Noir di forte espressività, vinificato senza solfiti.
- Côte de Night – Pinot Noir da parcelle di Côte de Nuits Villages.
- Rêve Américain – Pinot Noir di Pommard, tra le interpretazioni più intense.
A queste si aggiungono cuvée rare come “La Sauvage” da Saint-Aubin 1er Cru e “Superposition” da Puligny-Montrachet, espressioni raffinate di terroir prestigiosi.
Natura, autenticità e territorio
Tre parole definiscono Vin Noé:
- Autenticità – Ogni fase, dalla vigna alla bottiglia, è seguita personalmente da Purcell.
- Terroir – Ogni vino è un ritratto fedele del vigneto di origine.
- Sostenibilità – La scelta del biologico e del lavoro manuale è una costante, anche quando comporta costi più elevati.
Questi elementi spiegano perché Vin Noé sia già considerato un nome di riferimento tra i vignaioli naturali della Borgogna.
Un valore per il mondo HoReCa
I vini di Jonathan Purcell stanno entrando nelle carte di ristoranti ed enoteche attente a proporre prodotti autentici e di ricerca. Per gli operatori del settore HoReCa, rappresentano un’occasione per differenziarsi con etichette di nicchia, capaci di parlare a un pubblico sempre più curioso verso il vino naturale.
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Vin Noé, un progetto da seguire
La storia di Jonathan Purcell dimostra come talento, coraggio e rispetto del territorio possano dare vita a vini capaci di distinguersi in una regione già straordinaria come la Borgogna. Vin Noé è una realtà piccola nelle dimensioni, ma di grande rilevanza per chi cerca autenticità e qualità.
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