Nel Sausal, area collinare della Stiria meridionale, la viticoltura assume tratti quasi eroici. È qui che opera Weingut Michi Lorenz, una realtà che ha scelto la biodinamica e il vino naturale come linguaggio principale, senza scorciatoie stilistiche. Vigneti scoscesi, suoli di ardesia e scisto e un approccio agricolo rigoroso danno origine a vini tesi, salini e profondamente legati al territorio. Dal 2021 la certificazione Demeter conferma un percorso già chiaro: intervenire il meno possibile, lasciando parlare vigna e suolo.
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Il Sausal e una viticoltura senza compromessi
Il Sausal è una delle zone più complesse e affascinanti della Stiria. I pendii ripidi obbligano a lavorazioni manuali e a una gestione attenta di ogni parcella. Qui il vigneto non è mai un elemento decorativo, ma il centro di un equilibrio delicato tra natura e intervento umano.
I suoli, dominati da ardesia e scisto, incidono in modo diretto sul profilo dei vini, che si distinguono per:
- una mineralità netta e persistente;
- una tensione gustativa costante;
- una salinità che accompagna il sorso senza appesantirlo.
La biodinamica, praticata con continuità e non come semplice etichetta, trova riconoscimento ufficiale nella certificazione Demeter. Dal 2021, questo passaggio sancisce l’impegno verso una viticoltura rigenerativa, attenta alla vitalità del suolo e alla sostenibilità nel lungo periodo.
Sauvignon Blanc: il vitigno come strumento di lettura del terroir

Il Sauvignon Blanc è uno dei cardini del progetto di Michi Lorenz, ma viene interpretato in modo lontano dagli stereotipi più diffusi. Niente aromi costruiti o eccessi varietali: ogni vino nasce per restituire fedelmente il carattere della parcella di origine.
Halo 2022
Sauvignon Blanc 100% proveniente da una vigna classificata Grand Cru della Stiria. Il profilo è fresco, preciso, con note speziate ed erbacee ben integrate. La persistenza è lunga e coerente, rendendolo un vino solido e affidabile per la ristorazione che cerca personalità senza rinunciare all’equilibrio.
Aura 2021
Stesso vitigno e stessa classificazione, ma su suolo di scisto nero. Il risultato è un vino più profondo, con sfumature scure e calde che affiancano la consueta tensione. Un esempio concreto di come il terreno possa modificare l’espressione di uno stesso Sauvignon Blanc, senza snaturarne l’identità.
Schist Happens 2023
Una versione più asciutta e rigorosa, meno centrata sul frutto e più orientata su note affumicate e minerali. Il sorso è essenziale, diretto, pensato per un utilizzo gastronomico e per abbinamenti che richiedono struttura e pulizia.
Altri percorsi: Muscat, blend e profondità espressiva
La produzione di Weingut Michi Lorenz non si esaurisce nel Sauvignon Blanc. La cantina lavora anche su altre varietà e su assemblaggi che ampliano il racconto del territorio.
Aura M 2023
Muscat 100%, interpretato in chiave secca e articolata. I profumi di erbe aromatiche, camomilla e agrumi aprono a un palato stratificato, mai eccessivamente aromatico. È un vino che sorprende per equilibrio e complessità, lontano dalle letture più immediate del vitigno.
Whicked Garden 2022
Un blend di Pinot Blanc, Riesling e Sauvignon Blanc che richiama, per costruzione e profondità, uno stile di matrice borgognona. L’assemblaggio è calibrato, senza sovrapposizioni, e lascia spazio a un’evoluzione interessante nel tempo.
Questo approccio, fondato sulla centralità del produttore e del territorio, dialoga con altre esperienze raccontate su ApeTime Magazine, dove il vino naturale viene letto come espressione culturale prima ancora che commerciale.
Schilcher 2021: identità stiriana allo stato puro
Tra le etichette più rappresentative del legame con la Stiria spicca lo Schilcher 2021. Ottenuto da uve Blauer Wildbacher, varietà autoctona, è un rosé che può portare questo nome solo se prodotto con uve coltivate nella regione.
La sua cifra distintiva è un’acidità pronunciata e vibrante, che lo rende immediatamente riconoscibile e particolarmente adatto alla tavola. Non è un rosé accomodante, ma un vino di carattere, capace di raccontare una tradizione locale ancora poco esplorata fuori dall’Austria.
Una cantina che parla agli operatori HoReCa
Weingut Michi Lorenz si colloca oggi tra le realtà più interessanti del panorama biodinamico europeo. La coerenza del progetto, unita a una lettura sincera del terroir, rende questi vini particolarmente adatti a:
- ristoranti orientati alla cucina contemporanea;
- enoteche specializzate in vini naturali;
- operatori HoReCa alla ricerca di etichette identitarie;
- appassionati che privilegiano autenticità e precisione.
La Stiria, attraverso produttori come Michi Lorenz, dimostra come il vino naturale possa essere rigoroso, profondo e leggibile, senza rinunciare a personalità e riconoscibilità.




