A Napoli, non solo a Chiaia ma anche ai Decumani, parrebbe che in queste notti la parola d’ordine sia stata “deregulation”. Alcuni bar sono stati multati. E tra i gestori regna lo sconforto
A Napoli, a poche ore dall’entrata in vigore della nuova ordinanza di De Luca che vieta ai bar l’asporto di liquidi (acqua a parte) dalle 11 del mattino, la gente si ribella alle regole e beve, ben oltre l’orario del coprifuoco, per strada.
IL COMMENTO DI ENZO FERRIERI: ASCOLTA L’AUDIO VIDEO, CLICCA QUI
Sia chiaro: qui non giudichiamo. Non prendiamo posizione.
Raccontiamo solo un fatto di cronaca. Che è però certo simbolo di un malessere. Di un’insofferenza sempre più dilagante.
Ecco. Semplicemente questo.
LA CRONACA: A NAPOLI IL CAOS
Quindi, partiamo dai fatti.
«Fino a mezzanotte c’era una folla da movida impressionante in via Nilo – si legge sul Mattino – tutti con cocktail e consumazioni d’asporto. Sembrava di essere tornati a prima del virus».
E nonostante un intervento anti-assembramenti il 18 mattina a cura dei vigili urbani in via Falcone, sembrerebbe che la folla là sia rimasta in giro comunque nella notte.
Risultato? Unica certezza, tra venerdì e sabato notte sono stati multati diversi bar di Napoli dalla polizia municipale per «aver consentito il consumo e l’assembramento davanti al locale».
L’OPINIONE
Questa è la cronaca.
Qui, l’opinione di Vincenzo Ferrieri, titolare di SfogliateLab a Napoli in merito all’ordinanza di De Luca.




