“Aggiungi un legume a tavola 2023”: si è tenuta il 10 febbraio la giornata mondiale dei legumi che Slow food, a partire dal 2022, ha deciso di sposare e rilanciare attraverso questa iniziativa.
In cosa consisteva? semplicemente nel fatto che nei ristoranti aderenti (oltre 150 in tutta Italia) i legumi sono diventati protagonisti del menù almeno in qualche piatto speciale creato per l’occasione e che sarà riproposto a menu anche per le prossime settimane.
L’obiettivo, pienamente in linea con la filosofia Slow food, è quello di favorire il consumo e quindi sostenere la produzione di prodotti di qualità locali, e in questo caso anche molto sostenibili dal punto di vista ambientale.
La coltivazione dei legumi è infatti la via per produrre proteine per fini alimentari in maniera sostenibile, evitando il pesante impatto dei grandi allevamenti animali. Da qui appunto l’idea di valorizzare i legumi di cui tra l’altro in Italia esistono infinite varietà locali tramandate e coltivate. 150 sono stati i cuochi dell’Alleanza Slow Food che il 10 febbraio (ma più corretto sarebbe dire a partire dal 10 febbraio) hanno inserito un piatto a base di legumi nei loro menù.

Non è l’unica iniziativa questa che Slow food dedica alla coltivazione dei legumi, esiste anche “Let it Bean”, che promuove e sostiene i produttori locali di legumi, e “Slow beans” che è invece una rete di coltivatori cuochi e appassionati il cui fine è quello di difendere la biodiversità agricola dei legumi.
«Riscoprire i legumi, ingrediente versatile e indispensabile per una dieta sana ed equilibrata, è un’azione semplice ma molto potente, che tutti possiamo compiere nella nostra quotidianità. E per imparare tutti i segreti dei legumi in cucina non c’è niente di meglio che affidarsi alle cuoche e ai cuochi dell’Alleanza che conoscono i territori, stringono relazioni con i produttori e ci offrono gustosissime ricette» dice Roberta Billitteri, vice presidente di Slow Food Italia nel comunicato che descrive l’iniziativa.




