Ristorante e caffè-cocktail bar, Moro è il nuovo punto di riferimento gourmet a Venezia.
Inaugurato un mese fa, Moro Venice Cafè & Restaurant è l’ultima creazione dell’imprenditore di origini cinesi Paolo Liu, titolare di diversi altri locali fra Venezia e Treviso (alcuni dei quali ceduti negli anni). Che, per il ristorante, si è affidato alla consulenza dello chef trevigiano stellato Divide Bisetto e del noto pasticcere Tim Ricci. Il caffè è guidato invece dal bar manager veneziano Claudio Trevisan, tornato nella città d’origine dopo anni di esperienze internazionali, dalla California al Giappone. E che, per il Moro, ha creato una interessante drink list fatta di originali rivisitazioni di classici, preparati facendo ampio ricorso a ingredienti locali.
Ma l’esperienza, al Moro, inizia già avvicinandosi all’ingresso: il nuovo locale, pensato per una clientela internazionale ed esigente, è ospitato infatti all’interno di Palazzo Franchetti, gioiello del Rinascimento veneziano nel sestiere San Marco, oggi sede di Art Capital Partners Palazzo Franchetti by Fondazione Calarota, che organizza importanti eventi culturali nel giardino e ai piani superiori.
Fra le chicche, il dehors esterno affacciato sul Canal Grande all’interno di un giardino alberato, una rarità nella città lagunare. All’interno, cucina a vista e un ambiente dal design moderno e raffinato, curato nei minimi dettagli.
Cocktail classici in chiave “local”
Il caffè è aperto dalle 9 a mezzanotte circa (la cucina, invece, è attiva dalle 18.45). La cocktail list di Claudio Trevisan si distingue innanzi tutto per la scelta di partire dai drink analcolici, sei (12-14 euro), fra cui una versione no alcool del Gin Basil Smash o la serie Mistique che – spiega Trevisan – esplora mondi lontani attraverso l’utilizzo di ingredienti non convenzionali, come le bacche del Nepal o dell’Etiopia impiegate nella preparazione di cordiali dai sapori esotici.
Si prosegue con gli aperitivi (11-22 euro), che vanno da una nutrita selezione di Spritz – fra cui l’originale Moro Spritz, dall’interessante contrasto fra parte dolce, barolo chinato, angostura e tonica – al Bellini, fino ai twist di French 75 (Moro 24), Americano, Negroni, molti dei quali basati sul distillato veneziano Gin dei Sospiri. Ci sono poi gli all day in (18-22 euro), con rivisitazioni di classici come Angostura Sour, My Last Word (con Chartreuse gialla e Amaro Nostrano prodotto a Venezia), Amaro Mule (con Amaro Nostrano e ginger beer), Cocoa Colada (con crema di cacao). A completare l’offerta, classici after dinner e una selezione di spumanti e vini al bicchiere.
L’offerta food si compone di una ottima scelta di dolci tradizionali (dalle viennoiserie alla veneziana, dal maritozzo alle suzette, in alcuni casi reinterpretati con ingredienti di pregio e inconsueti) e di sfiziosità salate anch’esse ispirate alla tradizione (uova al tegamino, omelette, puccia veneziana, mozzarella in carrozza, insalate, gamberi fritti…), con prezzi dai 14 ai 34 euro. Non popolari, certo, ma nemmeno troppo alti, considerando la location spettacolare e la media dei prezzi del centro di Venezia.
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