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Le birre Saison: il punk rock liquido che racconta la terra, la fatica e la libertà

Uno stile brassicolo ribelle e rurale che parla di identità, autenticità e rivoluzione culturale

Il legame tra birra Saison e punk: un manifesto di resistenza

Le birre Saison non sono semplici birre. Sono racconti liquidi di una cultura contadina nata in Belgio, fatta di sudore, fatica e desiderio di autenticità. Come il punk rock, anche loro sono nate ai margini, lontano dai riflettori, e proprio per questo sono diventate uno strumento espressivo potente. Dissetanti ma complesse, rustiche ma poetiche, le Saison si raccontano nel bicchiere con la stessa sincerità graffiante con cui una canzone punk ti esplode nelle cuffie. Nessun artificio, solo verità.

Saison: lo stile birrario che sfugge alle etichette

Parlare di Saison significa parlare di uno stile che cambia continuamente forma. Ogni birrificio la interpreta a modo suo, spesso con ingredienti locali, spezie, lieviti selvaggi o metodi di fermentazione non convenzionali. È una birra che si reinventa di continuo, come fa il punk con le sue contaminazioni musicali. Non cerca la perfezione, ma l’espressione. Non segue le mode, ma crea tendenze. Non ha paura di restare ancorata alle radici o di abbracciare l’innovazione. È liquida, anche nel concetto.

Per approfondire la varietà degli stili birrari artigianali ti consigliamo la sezione dedicata su ApeTime Magazine.

Le Saison non si bevono in sottofondo

Come una canzone di Patti Smith o degli Afterhours, le Saison chiedono attenzione. Non sono birre da bere distrattamente: ti avvolgono con il loro profilo speziato, fruttato, talvolta pepato o acidulo. Ti colpiscono con il loro carattere autentico, spesso velato, a volte torbido. Non sempre sono immediate, ma quando ti conquistano lasciano il segno. Come le note sporche di una chitarra punk, ti restano addosso, ti entrano dentro.

5 canzoni punk per raccontare lo spirito delle Saison

The Clash – London Calling
Un classico senza tempo. Il brano del 1979 urla contro la decadenza dell’Occidente, proprio come una Saison urla il suo legame con la terra e la verità. Complessa nella struttura, come lo è questa birra che parte semplice ma rivela strati nascosti di sapore e significato.

Iggy Pop – Lust for Life
Un inno alla vita, una corsa sfrenata, adrenalina pura. Lust for Life è energia viscerale, e le Saison rispondono con la loro acidità frizzante, la loro capacità di rimanere vive e vitali anche dopo una lunga giornata. Sono birre che non si dimenticano.

The Velvet Underground – I’m Waiting for the Man
Lou Reed racconta la città con crudezza e ripetitività ipnotica. Così fanno alcune Saison: grezze in apparenza, ma capaci di raccontare il grano, il pepe, la cantina e l’attesa. Sorso dopo sorso, ti riportano a una dimensione concreta, quasi tattile.

Patti Smith – Because the Night
Una canzone d’amore che graffia, scritta con Bruce Springsteen. Le Saison sono così: ti accarezzano il palato ma ti lasciano un retrogusto aspro e provocante. Ti seducono senza smancerie, come Patti Smith seduce con la sua voce e la sua rabbia poetica.

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Afterhours – Male di miele
La scena italiana del rock alternativo trova voce negli Afterhours. Questo brano oscuro rappresenta l’anima più inquieta delle Saison: quella che vira su toni funk, più cupi, più profondi. Non tutte sono luminose: alcune ti sfidano a esplorare angoli nascosti del gusto.

Saison: una filosofia liquida che parla di identità

Scrivere di birre Saison è come raccontare il vento: quando pensi di averle capite, cambiano direzione. Dietro ogni bottiglia c’è un messaggio da interpretare, un territorio da esplorare, una storia da bere. È per questo che sempre più birrai, anche lontano dal Belgio, scelgono di produrle. Perché una Saison è un modo di dire “questa è la mia idea di birra”. Come il punk dice “questa è la mia idea di musica”. E nessuno può contraddirla.

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Nicola Prati
Nicola Prati
Classe 1981. Subito dopo la maturità classica, inizia a collaborare con la ‘Gazzetta di Parma’ (2000): una collaborazione giornalistica che durerà otto anni. Contemporaneamente, dal 2005 al 2008, fa parte dell’ufficio stampa del Gran Rugby Parma. Successivamente, fra le altre esperienze lavorative, quella nell’ufficio comunicazione interna di Cariparma Credit Agricole e nella direzione relazioni esterne del gruppo Barilla. Le sue due più grandi passioni sono tutti gli sport e la musica. A queste, si aggiungono la lettura, i viaggi e la cucina. Collabora con ApeTime da gennaio 2021.

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