Inaugurato quasi un anno fa, in un periodo ancora dominato dal clima di paura per la pandemia, Dall’Oldness è riuscito comunque a imporsi come riferimento fra i bar del centro di Pavia (S.da Nuova 80b)
Grazie anche a una proposta che si adatta ai diversi momenti della giornata, dal primo mattino a tarda sera, ma sempre contraddistinta da una accurata ricerca della qualità.
Ma non solo: con il 2023 Dall’Oldness sta facendo parlare di sé in città anche per la programmazione musicale dal vivo, che ogni sabato sera vede alternarsi artisti indipendenti dal repertorio variegato ma sempre di livello. Un elemento più unico che raro, fra i locali della zona. “Del resto, sin da quando abbiamo iniziato a concepire il format abbiamo voluto realizzare qualcosa di diverso dai bar che già esistevano a Pavia. A partire dalla selezione, che abbiamo curato personalmente, dei fornitori delle materie prime con cui dare vita al menu”, spiega ad ApeTimeKevin Faccio, fondatore e titolare di Dall’Oldness insieme con Alessio Lanfredi.
Così, ad esempio, brioche, biscotti e dolci con cui accompagnare caffè o cappuccino a colazione arrivano da un panificio artigianale della città. Stesso dicasi per le proposte vegane e per quelle dedicate a chi preferisce una colazione salata, fra brioche farcite, toast, focaccine e pizzette.
Con la stessa cura è stata messa a punto l’offerta per la pausa pranzo, pensata per un pubblico che cerca qualità, leggerezza ma anche velocità di consumo (il bar si trova in una zona con una elevata densità di uffici e vicina all’università): ecco quindi panini con salumi (anche questi provenienti da un piccolo produttore del Piacentino), insalatone, piatti vegani come i burger di ceci o lenticchie. Il tutto accompagnato da salse preparate in casa direttamente nel locale, al pari di sottaceti e sottoli.
Saletta “riservata”
“Fra i plus di Dall’Oldness, durante la giornata, vale la pena di menzionare la saletta al piano inferiore, dove i clienti possono studiare, lavorare o anche semplicemente rilassarsi leggendo un buon libro in un’atmosfera tranquilla e silenziosa, degustando una buona tisana o un caffè”, sottolinea ancora Faccio.
Salumi e panini tornano poi al momento dell’aperitivo sottoforma di taglieri, comprendenti anche una selezione di formaggi della provincia pavese e qualche “chicca” proveniente dal Sud Italia: ad accompagnarli, miele e marmellate fornite da una Onlus focalizzata sulla lotta allo sfruttamento dei lavoratori. Ma aperitivo significa anche cocktail, e qui emerge un altro dei punti di forza di Dall’Oldness: “La drink list cambia ogni quattro mesi ed è davvero unica anche nell’immagine. Per la parte grafica abbiamo infatti deciso di rivolgerci di volta in volta a un diverso artista indipendente, caratterizzando così ogni lista stagionale con un tema e uno stile particolare”, racconta il co-titolare del locale.
Per quanto riguarda il contenuto, ogni cocktail list – creata dallo stesso Faccio – comprende otto signature, tutti frutto di una lunga e attenta ricerca facendo largro uso di preparazioni “home made”, dagli sciroppi ai liquori: “La nostra linea di liquori, che abbiamo chiamato ‘Fotonico’ e speriamo in futuro di poter distribuire anche al di fuori del nostro locale, comprende fra l’altro referenze particolari come il liquore al sedano o quello alla barbabietola e salvia, studiati appositamente per la miscelazione”. Oltre alla qualità e all’originalità, cifra comune di ogni drink in menu è l’attenzione alla sostenibilità: “Ogni lista viene studiata sulla base della disponibilità di materie prime stagionali, ognuna delle quali deve obbligatoriamente prevedere almeno tre utilizzi all’interno dell’offerta del locale, prima di finire nel bidone dell’umido”.
Una drink list speciale per il primo compleanno
Del tutto speciale sarà la prossima drink list, la nona, che celebrerà il primo anno di Dall’Oldness riproponendo i “best seller” di ognuna delle otto liste precedenti e bue “bonus track” (il tema sarà ispirato alla musica) relizzati ad hoc, per un totale di dieci proposte. “Inoltre inseriremo anche una carta dei Bloody Mary, drink molto amato dalla nostra clientela. Va da sè – ricorda Faccio – che è comunque possibile ordinare qualunque classico della miscelazione, anche se non è riportato nel menu: una scelta voluta per avere la possibilità di adattare ogni drink in base ai gusti specifici di ogni cliente. Del resto, a sottolineare l’importanza che diamo al dialogo e all’interazione con i nostri clienti è anche la scelta di dotare il nostro locale di un bancone da 12 posti. Che tanto contribuisce a creare quel clima di allegra ‘caciara’ che è una delle caratteristiche fondamentali di Dall’Oldness…”.
Un clima caratterizzato anche dalla playlist musicale, basata su generi diversi a seconda dei momenti della giornata e che in serata punta decisamente sul rock classico. Non solo: da quest’anno, come anticipato, la musica è entrata a far parte del Dna di Dall’Oldness anche in versione “live”.
Il rifermento per la musica dal vivo a Pavia
“Da febbraio, ogni sabato sera ospitiamo nella sala principale artisti che suonano dal vivo, spaziando dal cantautorato all’indie, dal rockabilly al jazz… La risposta del pubblico è stata decisamente positiva: abbiamo iniziato ad avere clienti che si sono avvicinati al locale proprio grazie alla musica dal vivo. Anche perché, purtroppo, a Pavia mancano spazi che propongano esibizioni live. Ed è proprio per questo che vogliamo fare del nostro locale il nuovo punto di riferimento per questo tipo di offerta: l’ambizione è quella di dare un contributo al rilancio dell’attrattività della nostra città nei confronti del pubblico più giovane, che arriva da tutta Italia per frequentare la sua prestigiosa università”.