Complice la pandemia che ha favorito l’utilizzo degli spazi esterni a scapito di quelli al chiuso, molti italiani – e non solo i fumatori – hanno (ri)scoperto negli ultimi anni il piacere di frequentare i dehors di bar e ristoranti anche in inverno. A patto, ovviamente, che siano adeguatamente riscaldati.
Le soluzioni non mancano, ognuna con i suoi difetti. Ci sono i cosiddetti “funghi” a gas, che presentano lo svantaggio di essere ingombranti, tanto più nel momento in cui i Comuni sono tornati a richiedere il pagamento delle licenze per l’occupazione del suolo pubblico dopo la moratoria del periodo del Covid. E che – ammettiamolo – non sono particolarmente belli da vedere. E poi ci sono le più discrete lampade a infrarossi, che dal canto loro richiedono opere di installazione e collegamento alla rete elettrica e hanno consumi energetici mediamente maggiori, tema particolarmente sentito in questo periodo.
Atmosfere uniche
A differenza dei “soliti” funghi, anonimi e tutti uguali, i fire table distinguono immediatamente il dehors di qualunque locale, attirano l’attenzione anche del cliente più distratto e, soprattutto, contribuiscono a creare un’atmosfera unica.
Difficile, in effetti, che passino inosservati. Sono belli, non c’è dubbio. E originali. Ma ancora più difficile è dimenticare l’esperienza che si vive una volta seduti attorno a questi tavoli. Avete presente il piacere che si prova quando ci si riunisce con amici o familiari attorno al fuoco, quando al calore del contatto umano si unisce la sensazione di accoglienza che solo la luce e il tepore generati dalla fiamma possono creare? Ecco, è proprio la sensazione che i fire table trasmettono in un locale, non importa se a colazione, all’aperitivo, a cena o nel dopocena. Una sensazione tanto piacevole da incoraggiare magari ad attardarsi un po’ di più: diciamolo, è così gradevole trattenersi in un ambiente caloroso – in tutti i sensi – e ordinare ancora un dolce, un amaro o un altro drink mentre “fuori”, in strada, fa freddo…
Per ogni esigenza
Prodotti dalla croata Engasco e distribuiti in Italia in esclusiva dalla Fabbi di Teramo, specializzata in coperture per esterni, i fire table sono disponibili in due modelli. Prometheus propone un design contemporaneo e minimalista, e per soddisfare le più svariate esigenze può essere scelto in tre diverse dimensioni tanto nel piano di appoggio quanto in altezza, così da poter essere utilizzato in abbinamento sia alle classiche sedute sia agli sgabelli alti. Tenendo conto dell’ambiente in cui sarà inserito, inoltre, si può richiedere il piano – realizzato in laminato antigraffio – nella colorazione antracite oppure ruggine.
Il secondo modello si chiama Boutique e si caratterizza per l’estetica della classica botte, che lo rende ideale in particolare per pub ed enoteche. La misura in questo caso è unica, ma si possono ampiamente personalizzare le finiture e i materiali così da poterlo armonizzare alle più diverse ambientazioni. Non solo: entrambi i modelli possono anche essere customizzati con loghi e grafiche a richiesta, ad esempio con il nome del locale o i marchi di aziende sponsor.
I fire table, proprio come i funghi, sono alimentati a gas (la bombola è alloggiata nella base del tavolo) e l’intensità della fiamma può essere regolata con i comandi a manopola presenti su un lato. A seconda delle dimensioni e delle caratteristiche dell’ambiente in cui sono collocati (aperto o parzialmente chiuso), ogni tavolo può riscaldare fino a 30 metri quadri.
Veri strumenti di vendita
Possono essere ordinati in modalità “standard” direttamente sulla piattaforma online di Fabbi (clicca qui) con prezzi di listino che vanno dai 1260 euro fino ai 1647 del più costoso modello Boutique. Costano più dei tradizionali funghi riscaldatori, ma solo in apparenza: la valutazione cambia infatti decisamente se si considera, oltre alla qualità dei materiali utilizzati e alle possibilità di personalizzazione, il valore aggiunto dato dal risparmio di spazio e soprattutto dalla capacità di richiamo e fidelizzazione nei confronti dei clienti.
Insomma, è chiaro che, per un bar o un ristorante, ogni fire table è molto più di un tavolo e di una stufa per riscaldare il dehors: è un vero e proprio strumento di vendita. Va peraltro considerato, ci spiega il marketing manager Matteo Fabbi, che le imprese interessate ad acquisti multipli o con esigenze di personalizzazione possono contattare direttamente l’azienda distributrice per ottenere offerte ad hoc. Che – ne siamo certi – renderanno questi prodotti ancora più allettanti.






