Gianluca Spagnuolo, tra gli imprenditori più affermati a Bari nel settore del fuori casa, ci parla delle possibili conseguenze della guerra sul mondo dell’ospitalità barese.
Socio di oltre dieci locali a Bari, Gianluca Spagnuolo è un imprenditore di successo, stimato e rispettato. Sul tema bar e guerra, è ottimista: “L’offensiva russa qui ha subito condizionato le abitudini della popolazione over 60, già particolarmente provata a livello psicologico dalla paura del Covid”.
Oggi parliamo di Bari con Gianluca Spagnuolo. Terza tappa di un viaggio che ha toccato prima Milano e poi Firenze. Ricapitoliamo: vi abbiamo innanzitutto raccontato lo scenario da semi lockdown percepito a Milano nei bar della zona adiacente alla Stazione Centrale dopo lo scoppio della guerra.
Ora, qui, ci concentriamo sul capoluogo della Puglia con Gianluca Spagnuolo, socio di oltre dieci locali a Bari. Uno tra gli imprenditori più noti e apprezzati in città.
Gianluca Spagnuolo, il tema è guerra e ospitalità. Com’è la situazione a Bari?
“I bar allo stato attuale non hanno subito alcun scossone. Lo scoppio della guerra però si è fatto sentire subito nei ristoranti perché il target di clienti che li frequenta è più adulto e, spesso, più timoroso. In molti oggi non hanno più nemmeno voglia di uscire per cena”.
Perché la gente non ha più voglia di andare al ristorante da quando è scoppiata la guerra?
“Tanti hanno già iniziato a risparmiare in vista degli effetti del caro-prezzi e qualcuno è caduto in depressione. Non ci voleva: i ristoranti hanno sofferto ancora più dei bar in questi due anni”.
Bari è una città che vive anche di turismo. Non hai paura che i turisti calino e, quindi, che si riduca ancora il fatturato?
“Sicuramente la guerra porterà delle conseguenze negative sul settore dell’ospitalità, a meno che non finisca a breve. E sì, probabilmente, diminuiranno i turisti stranieri. Ma posso essere schietto?”.
Gianluca Spagnuolo
Devi esserlo!
“Dopo due anni condizionati dalla pandemia, vissuti tra ansie, limitazioni, problemi di ogni genere da gestire, adesso io non ho più né forza né voglia di preoccuparmi ancora. Ho cambiato mood. Ce la siamo cavati, ce la caveremo. E poi…”
E poi?
“E poi, non può piovere per sempre”.
Gianluca Spagnuolo, a Milano molti bar soffrono gli effetti dello smart working prolungato. Com’è la situazione a Bari? “I bar situati in zone di uffici ovviamente da due anni risentono dello scenario e registrano meno consumi sia a colazione che a pranzo. Detto questo, a Bari i quartieri di uffici e aziende sono pochi rispetto a Milano. E, quindi, da noi ci sono meno attività che soffrono per questa ragione”.
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it.
Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication.
Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine.
Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.