Diciamolo subito: l’Hugo (e con il St-Germain ancora di più) a noi piace. Leggero, fresco, profumato e dissetante è un drink semplice e veloce da preparare. Ed è realizzabile senza difficoltà anche a casa.
St. Germain Hugo
L’Hugo, quello originale con lo sciroppo ai fiori di sambuco, è stato creato nel 2005 da AK, alias Roland Gruber. Altoatesino verace, personaggio in tutti i sensi. Decisamente riconoscibile, tra l’altro, per il barbone ormai ingrigito. Da qualche anno Ak ha chiuso il bar dove è nato l’Hugo e oggi gestisce con la moglie il Gasthaus Spinas in Alta Engadina, per la precisione in Val Bever a Spinas. Una struttura dotata di due stube accoglienti (ovvero, del soggiorno tipico locale), di una sala da bowling francese, di una fonduestube (saletta per fondue) e di 12 camere dallo stile semplice e accogliente (più info, clicca qui).
L’Hugo St-Germain si prepara -evidentemente- con l’omonimo liquore francese ottenuto da fiori freschi di sambuco raccolti a mano ai piedi delle Alpi, uno spirit 100% naturale e a basso contenuto zuccherino.
Tecnica:
Build Ingredienti:
mezzo lime spremuto
5 cl liquore St-Germain
10 cl di prosecco
top di tonica Fever Tree
2 spicchi di lime
Foglie di menta Preparazione:
Versare nel bicchiere gli ingredienti, mescolare delicatamente e guarnire con menta.
NB.
Si possono usare anche champagne e St-Germain con una punta di soda.
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it.
Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication.
Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine.
Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.