Ben il 92% delle produzioni tipiche italiane nasce dai piccoli comuni, ovvero quelli con meno di 5000 abitanti; ad affermarlo è uno studio di Coldiretti e Fondazione Symbola su piccoli comuni e tipicità.
Sono 5.538 i piccoli comuni (oltre il 70% dei comuni italiani) che ospitano in tutto 10 milioni di abitanti, ma in cui si produce ben il 92% dei prodotti di origine protetta, e questo dà la misura di quello di cui stiamo parlando.
In queste specialità tipiche c’è dentro di tutto: i vini italiani più apprezzati e riconosciuti, i formaggi più rinomati, gli oli extravergine d’oliva più puri, i mille tipi di salumi di cui è ricca l’Italia, e poi i prodotti ortofrutticoli e i cereali, fino alla panetteria e pasticceria che ne deriva. 279.000 sono le imprese agricole presenti in questi comuni che quotidianamente si impegnano, lavorano e fanno crescere questa economia e nel contempo tutelano il territorio dal dissesto idrogeologico.
“Le feste natalizie sono una straordinaria occasione per riscoprire i nostri prodotti tipici legati ai territori e ai piccoli comuni. I Piccoli Comuni – dichiara Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola – sono una straordinaria opportunità per l’Italia: un’economia più a misura d’uomo che punta su comunità e territori, sull’intreccio fra tradizione e innovazione, fra vecchi e nuovi saperi”.
Ettore Prandini presidente Coldiretti sottolinea come sia inscindibile il legame tra i piccoli borghi, il paesaggio rurale e le produzioni agricole: una ricchezza che se ben gestita diventa anche una risorsa turistica e agrituristica; sono ben 25.400 le aziende agrituristiche, appoggio ideale a chi va a visitare piccoli borghi anche alla ricerca di antichi sapori. “Per salvaguardare una ricchezza del Paese vanno però poste le condizioni per la permanenza della presenza della popolazione residente e delle attività economiche -sottolinea però Prandini – nel giro di un anno si è registrato l’addio di oltre 35mila residenti nei borghi, secondo gli ultimi dati Istat sulla popolazione italiana. Va dunque contrastato lo spopolamento e lo smantellamento dei servizi e delle forze di sicurezza presenti sul territorio”




