Il mercato globale della birra continua a crescere: cosa dicono le statistiche più recenti e gli ultimi dati?
In svariati articoli abbiamo avuto modo di sottolineare come la birra, a livello mondiale, sia la bevanda alcolica più diffusa e apprezzata: una popolarità che è in costante crescita anche grazie alle nuove generazioni che apprezzano la varietà di stili e la sempre più ampia offerta di aromi e profumi.
La nascita di nuove metodologie produttive, specie nelle economie più sviluppate, ha inoltre avuto un impatto positivo sulle abitudini di consumo di appassionati e non: anche per quanto riguarda il mercato dei prodotti brassati infatti riveste un ruolo sempre più importante l’innovazione, sulla quale si basa l’ormai indispensabile diversificazione della proposta dei birrifici sia industriali che artigianali.
La dimensione del mercato globale della birra è stata valutata dal portale di ricerche e statistiche ‘fortunebusinessinsights’ in 821 miliardi di dollari nel 2023: lo stesso istituto prevede che crescerà fino ad un valore pari a 851 miliardi di dollari nel 2024 e che arriverà a 1.167 mld entro il 2032 con un tasso di crescita annuale del 4,03% durante il medesimo periodo al quale fa riferimento la previsione. Il continente che più di tutti ha trainato la crescita negli scorsi dodici mesi è stata l’Europa, con una quota del 33,77%.
Una delle tendenze chiave per lo sviluppo del settore, secondo gli analisti, è quella della crescita dell’e-commerce legato alla birra: una metodologia di vendita al dettaglio che, fino a pochi anni fa, era scarsamente presa in considerazione dai produttori dato che offriva bassi margini di guadagno. Oggi la situazione è cambiata dato che un numero in continua crescita di persone acquista generi alimentari, fra cui la birra, tramite il web.
Il canale Direct-to-Consumer (che elimina gli intermediari digitali fra azienda e consumatore), in modo particolare, si è espanso rapidamente per quanto riguarda il settore brassicolo: questo ha consentito a molti piccoli birrifici di continuare ad operare quattro anni fa durante la pandemia, ma soprattutto ha garantito loro di prosperare negli anni successivi.
Tale processo, inoltre, ha fatto in modo che le vendite online di birra abbiano conquistato la quota di mercato più ampia in Paesi strategici per il mercato come Giappone e Stati Uniti: il medesimo discorso, almeno per il momento, non vale per l’Europa dove gli appassionati e non solo prediligono ancora i punti vendita fisici, come ‘beer shop’, supermercati e altre tipologie di attività commerciali.
Per quanto riguarda invece aree importanti quali l’Asia pacifica ed il sud America, il miglioramento delle condizioni economiche e la crescita del prodotto interno lordo (PIL) hanno portato a un miglioramento del reddito disponibile pro capite dei consumatori.
Questo, senza alcun dubbio, è un fattore molto importante, che contribuirà alla crescita del settore: negli ultimi anni la birra artigianale ha guadagnato terreno nel mercato asiatico (specie in Cina, India e Giappone) e questo grazie alla sua qualità, al suo gusto e ai suoi aromi. Le varie realtà produttive hanno quindi potuto continuare ad espandere le proprie attività commerciali.
Secondo la Brewers Association, ad esempio, il numero di birrifici artigianali attivi in Asia è aumentato da 9.119 nel 2022 a 10.336 nel 2023: per questo si prevede che fattori quali la crescita del PIL, la maggiore diffusione delle birre artigianali nei Paesi asiatici e il numero crescente di aziende attive nel settore spingeranno lo sviluppo del palcoscenico mondiale della birra.
Gli analisti, inoltre, prevedono che sarà l’Europa a detenere la quota di mercato più importante per quanto riguarda la produzione di birra che, nel 2023, si è attestata a quota 270,33 miliardi di dollari: questo poiché, come noto, nel vecchio continente le bevande brassate ricoprono un ruolo culturale importante in diversi Paesi.
L’industria europea della birra infatti è una realtà sempre più diversificata, costituita da imprese di tutte le dimensioni: si passa da alcuni brand che, nel corso degli anni, sono diventati leader di mercato a livello mondiale a centinaia di migliaia di piccoli birrifici che operano a livello locale.
La continua comparsa di queste realtà sul palcoscenico birrario internazionale è un segnale importante della costante innovazione in atto nel settore, le cui potenzialità non sono ancora del tutto espresse: basti pensare alle birre a basso contenuto alcolico che hanno iniziato a diffondersi maggiormente solo negli ultimi anni grazie alle nuove richieste dei consumatori.
Il medesimo discorso vale per le bevande brassate senza alcol, ovvero uno dei settori dell’universo birrario destinato a crescere maggiormente nei prossimi anni: da questo specifico comparto gli esperti si attendono la spinta più importante per il costante sviluppo del panorama della birra a livello mondiale, una crescita basata sull’innovazione e sulla diversificazione dell’offerta.




