Lumache, api, erbe aromatiche e galline, questa la ricetta della piccola azienda agricola “Ilio” (dal nome di uno zio dei titolari, agricoltore) attiva nelle colline di Parma a Cattabiano di Langhirano: parola d’ordine “multifunzionalità” per sopravvivere in tempi di cambiamento climatico e di Covid.
Cinzia Odorizzi, che ne è la titolare insieme al marito, è di origine trentina, ma si è laureata in Chimica e tecnologie farmaceutiche a Parma, ed è rimasta a vivere in zona. “Con quello che poi è diventato mio marito – dice Cinzia – abbiamo deciso di aprire un’azienda agricola (2015) assecondando la nostra passione per l’agricoltura e ora viviamo delle nostre produzioni”.
La forza della loro attività, oltre alla loro passione, è l’equilibrio che i due giovani agricoltori hanno trovato tra i vari filoni produttivi aziendali.
“Siamo un azienda multifunzionale – prosegue Cinzia – e questo, pur aumentandoci sensibilmente il lavoro, ci consente di barcamenarci tra le mille imprevedibilità della natura: un anno non vengono le aromatiche perché c’è troppo secco, un anno hanno problemi le api, un hanno le lumache, ma avendo tante attività non siamo mai a piedi con tutto. Certo le difficoltà ci sono, eravamo partiti forte con le lumache appoggiandoci a un grande centro di elicicoltura che però non ci ha assistito come avremmo creduto, abbiamo trovato altre vie per trasformare e piazzare il prodotto, ma abbiamo dovuto comunque ridimensionare l’allevamento”.

Uno degli aspetti più interessanti dei prodotti derivati dalle lumache è la linea cosmetica legata alla loro bava “Con le mie competenze farmaceutiche, insieme a un laboratorio specializzato, abbiamo creato una nostra linea di prodotti, voglio sempre precisare con procedimenti totalmente privi di crudeltà verso le lumache.”
“Altre nostre produzioni sono il miele (ma purtroppo questi sono anni difficilissimi per le api) e le erbe aromatiche coltivate nei nostri campi certificati biologici, in particolare la lavanda di cui facciamo l’olio essenziale attraverso un laboratorio certificato. Negli ultimi anni poi siamo partiti con le galline, quasi per scherzo con 3 galline ornamentali, ma pian piano siamo cresciuti fino ad avere oggi 250 capi allevati all’aperto. Certo qui i predatori naturali non mancano, in particolare poiana e volpe: dobbiamo sempre avere 1000 occhi e attenzioni”.

Il punto debole delle piccole aziende agricole spesso è quello commerciale ma Cinzia, in chiusura di chiacchierata ci racconta che, con qualche anno di rodaggio, loro si sono creati la giusta rete per vendere i loro prodotti: “Facciamo due mercatini settimanali uno a Parma e uno a Langhirano, qualche fiera, e poi abbiamo un negozio lungo la strada che sale da Parma verso l’Appennino e qui riceviamo molti clienti che vanno verso le loro case di montagna. Effettuiamo infine anche qualche spedizione in particolare per clienti con i quali c’è già un rapporto avviato”.




