Per gli amanti della carne vi è un’unica aspirazione quando si mettono i piedi sotto la tavola in Toscana: la Fiorentina.
Esiste anche un’Accademia della Fiorentina, che si muove per valorizzare sempre più questa specialità tipica della Toscana, che ora punta a essere riconosciuta come “specialità tradizionale garantita”, così come sono la pizza napoletana e l’Amatriciana.
Questo tipo di riconoscimento spetta a piatti caratterizzati da composizioni e metodi di produzione tradizionali; e cosa c’è di più tradizionale di questo a Firenze e in Toscana?
“Nel 2020 – spiega in una nota Giovanni Brajon, presidente dell’Accademia – abbiamo iscritto la Fiorentina tra i Prodotti agroalimentari tradizionali (Pat) della Toscana attestando, come richiesto, una tradizione non inferiore a 25 anni. Ma la nostra Bistecca non è solo un piatto tradizionale, è un vero patrimonio culturale e come tale vorremmo fosse riconosciuto”.
A differenza delle denominazioni di origine, che sono marchi che legano un prodotto alla sua zona di origine, in questo caso si valorizza semplicemente questa specialità e il suo metodo di produzione e di realizzazione.

Un apposito video realizzato dall’accademia della Fiorentina illustra quali sono i segreti del suo successo, gli stessi che sono stati svelati in un convegno organizzato nei giorni scorsi in cui sono state spiegate in particolare le caratteristiche dell’allevamento bovino da cui nasce la carne utilizzata per la bistecca, ma anche altri aspetti culturali e artistici legati al mondo della carne in Toscana.
La vicepresidente e assessore all’agroalimentare della Regione Toscana, Stefania Saccardi sul tema ha ricordato come vada difesa la tradizione, la qualità e la garanzia di autenticità della Fiorentina e non la carne sintetica “Perché è un fiore all’occhiello non solo della cucina e quindi dell’identità della Toscana, ma di tutta una filiera che va dal produttore al consumatore finale: è il risultato di come l’animale viene nutrito, curato e del lavoro di tutti i professionisti che operano proprio per dare un prodotto certificato, garantito e di qualità attraverso un protocollo fatto di regole trasparenti”.




