Menfi ha iniziato il suo anno da città italiana del vino. È la terza città che può fregiarsi di questo titolo da quando, nel 2020, l’Associazione città del vino ha ideato questo titolo da assegnare ogni anno.
Le celebrazioni hanno preso il via nei giorni scorsi e si protrarranno per tutto l’anno con una serie di variegate iniziative. Non si tratta di un punto di arrivo, ma un punto di partenza per questa comunità e per il suo settore vinicolo che vuole così lanciarsi verso il futuro.
La nomina è avvenuta nei mesi scorsi ad opera della commissione dell’Associazione nazionale città del vino composta dal presidente Angela Rodica, dal direttore Paolo Corbini e da cinque membri scelti fra importanti personalità del mondo del vino dell’Università e del giornalismo.

“L’obiettivo di Menfi a “Città Italiana del Vino, nel cuore delle terre sicane”, è quello di proporre attività, iniziative e interventi che abbiano sostenibilità economica e temporale e possano negli anni consolidare il posizionamento della città di Menfi e dell’area delle Terre Sicane, come polo di studio e sperimentazione nel settore delle produzioni del vino. E importante per il futuro di questi luoghi, sviluppare sempre più azioni e metodologie orientate ad un sistema di ospitalità, diffuso e integrato e incentrato sulle comunità” ha dichiarato il Sindaco di Menfi Arch. Marilena Mauceri.
Il dossier di Menfi si è imposto sulle due altre candidature in quanto le iniziative che verranno proposte durante l’anno delle celebrazioni avranno tutte un impatto culturale, affiancando agli aspetti enologici anche un’attitudine formativa, educativa e di ricerca. In più il progetto punta molto anche oltre confine, con azioni inclusive e di scambio culturale, anche attraverso l’Itinerario Culturale Europeo Iter Vitis che si propone di mappare e difendere il patrimonio di vitigni storici e antichi e la cultura della vite e del vino.




