Il consumo di miele ha avuto una forte ripresa nel 2020, e ha visto cambiare il suo pubblico di acquirenti da più anziano a famiglie e giovani. Rimane però, ancora esposto a una serie di minacce..
Miele per addolcire i periodi grigi che abbiamo vissuto negli ultimi anni, questa è stata la scelta di molti italiani a quanto si deduce dalle statistiche che descrivono l’andamento di produzione e vendite; nel 2020 il settore ha ripreso a tirare alla grande dopo un 2018/19 in cui si era visto il consumo di miele calare sensibilmente.
La nuova spinta, generata dalla pandemia, verso il consumo di prodotti più naturali ha avviato questa ripresa che però costituisce anche proprio un cambio di mercato rispetto a quanto avveniva negli anni precedenti. Il pubblico di acquirenti è cambiato e vede ora famiglie e giovani in prima fila nell’acquisto rispetto al pubblico più anziano che fino a qualche anno fa la faceva da padrone.
Prodotto naturale si dice, il miele, generato dalle api a partire dal nettare dei fiori, ma purtroppo non è sempre così, tante infatti sono le pratiche illegali o <al limite> che vengono utilizzate per aumentare la produzione di miele o per immettere sul mercato miele a basso costo (e bassa qualità). Talvolta infatti, non c’è neanche bisogno di maltrattare le api, per frodare, basta semplicemente proporre del miele di provenienza estera come miele nazionale o europeo (si tenga conto che il miele della Cina l’anno scorso è arrivato a costare 1,24 euro al chilo).
Altra pratica “sporca” è quella di proporre miele classificato “per l’industria” (miele imperfetto che va bene per esser utilizzato come ingrediente), come miele per il consumo quotidiano. Tra le frodi e sofisticazioni più antipatiche però ci sono quelle che ingannano le incolpevoli e generose api, in particolare fornendo loro alimenti alternativi quali sciroppi zuccherini che consentono di avere rese maggiori, senza passare però da quello che dovrebbe essere la vera materia prima del miele ovvero il nettare dei fiori.
Anche il mondo del miele insomma di fronte a un aumento della richiesta è sempre più esposto a una serie di minacce, rischi di scorciatoie poco legali e poco sane che rischiano di allontanare l’idea di questo prodotto da quella del prodotto naturale per eccellenza.




