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Mixology, il segreto per diventare numeri uno?

Aprirsi alle culture di tutto il mondo il segreto per conquistare il mondo della mixology

L’Asia al centro della scena mondiale

Se un tempo Londra e New York erano le capitali indiscusse della mixology, oggi i riflettori si spostano verso oriente. Bartender e cocktail bar del Sud-est asiatico dominano classifiche prestigiose come i World’s 50 Best Bars, confermando il crescente riconoscimento globale della regione. Questa trasformazione segna un momento storico per la cultura della miscelazione.

La prospettiva di Charmaine Thio

Charmaine Thio, nota barlady di Singapore e Regional Brand Ambassador di Hendrick’s Gin, esprime orgoglio per i successi raggiunti dai bar asiatici: “È un riconoscimento meritato”, dichiara. La mixology asiatica, grazie alla sua creatività e innovazione, si è affermata come un punto di riferimento globale.

Il fascino della mixology italiana

Durante una recente visita in Italia, Charmaine ha elogiato la cultura della mixology italiana. “L’ospitalità italiana è incredibile e il servizio impeccabile”, racconta. Tra le città che l’hanno colpita di più ci sono Roma, Firenze, Napoli e Milano, dove la cura per i dettagli e l’arte della miscelazione raggiungono livelli eccellenti.

L’importanza delle collaborazioni internazionali

Secondo Charmaine, le collaborazioni globali rappresentano un pilastro per il successo: “Conoscere colleghi da tutto il mondo permette di unire culture e ispirazioni diverse, aiutando i bar a crescere e a distinguersi a livello internazionale”. Questa visione sottolinea come la community globale della mixology sia sempre più connessa.

Il trend dei cocktail low & no alcool

I cocktail low & no alcool stanno conquistando un ruolo sempre più importante nel settore. “Non sostituiranno quelli alcolici, ma offrono una scelta inclusiva per un pubblico più ampio”, afferma Charmaine. I bar non sono solo luoghi per bere, ma anche spazi di relazione e socialità, dove tutti possono sentirsi coinvolti.

Innovazione nella mixology: esperienze immersive

Le collaborazioni tra bar e aziende stanno portando a esperienze straordinarie come i meta-bar o le room experience. “Nella moda le collaborazioni sono una norma. Applicare questo principio ai bar potrebbe aprire nuove prospettive”, sottolinea Charmaine, indicando una direzione innovativa per il settore.

Un futuro sostenibile per la mixology

La mixology si avvia verso una maggiore sostenibilità, grazie all’utilizzo di erbe e botaniche locali. Questo approccio non solo valorizza il territorio, ma offre anche ai consumatori esperienze uniche e rispettose dell’ambiente. Vuoi scoprire di più? Approfondisci come la mixology sostenibile può trasformare l’arte della miscelazione in qualcosa di ancora più speciale.

Stefano Fossati
Stefano Fossati
Redattore del tg Bluerating News, collaboratore delle testate economiche di Bfc Media, di Mixer Planet e naturalmente del Magazine ApeTime.

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