Sempre più aziende si sono cimentate nella coltivazione di Peperoncino e sempre più sono gli appassionati di questa spezia.
Tanto che l’azienda agricola e agriturismo Ca’ d’Alfieri organizza ogni estate una gara di mangiatori di peperoncino.
Da una quindicina d’anni a questa parte sono sempre più i super appassionati di questa spezia, tanto che anche i produttori sono stati spinti a selezionare varietà di peperoncino sempre più piccanti. Una volta il peperoncino più piccante del mondo era l’habanero oggi il più piccante è 10 volte superiore (la piccantezza si misura in gradi Scoville). Con una tale febbre, diverse aziende agricole si sono cimentate nella sua coltivazione, una di queste è l’azienda agricola e agriturismo Ca’ d’Alfieri di Bardi, Parma.
“Coltiviamo circa 30-40 varietà per un migliaio di piante totali – dicono Luisa e Maurizio, i titolari che nel 2000 hanno aperto l’azienda agricola e dal 2005 l’agriturismo – Abbiamo notato l’interesse del pubblico per il peperoncino e abbiamo iniziato a coltivarlo grazie all’appoggio e ai consigli di un amico dell’azienda Stuard di Parma. Poi noi il peperoncino lo lavoriamo anche, trasformandolo in salse di ogni genere: salse di peperoncino puro, composte piccanti, salse barbecue, e i peperoncini ripieni ‘Bacio di Satana‘ una delle nostre specialità. Quando abbiamo iniziato in pratica eravamo solo noi a fare coltivazione e trasformazione in salse monovarietali, questo ci ha consentito di acquisire clienti persino della Germania. Li abbiamo conosciuti a Parma in una fiera del peperoncino, hanno apprezzato i nostri prodotti e abbiamo iniziato a collaborare e ora realizziamo dei prodotti anche su loro ricetta”.
Una cosa delle più divertenti del mondo un po’ folle degli appassionati sono le serate con gara di mangiatori di peperoncino, raccontano Luisa e Maurizio. “Noi ne organizziamo una all’anno, nel cuore dell’estate (sarà il 17 luglio), e riceviamo appassionati da tutto il Nord Italia. Sono gare che in realtà sono più divertenti da vedere che da fare – avverte Maurizio – la gente pur di vincere soffre in maniera esagerata, ma ci sono anche quelli che sono del tutto insensibili perché evidentemente mancano dei recettori del piccante e mangiano a cucchiaiate salse che altri concorrenti faticano anche ad assaggiare. Una cosa è certa, se quando abbiamo iniziato il peperoncino in Italia era appannaggio quasi esclusivo dei calabresi, oggi la platea interessata è decisamente più ampia, e ci sono peperoncini adatti davvero a tutti i palati”.

Ma la piccantezza non è tutto, non mancano mai di sottolineare Maurizio e Luisa, perché ogni peperoncino ha un suo gusto, ma ci vuole una bocca ben abituata per apprezzarlo appieno.




