Sicuri di sapere proprio tutto sulla birra? Ecco alcune curiosità che forse non conoscete.
Riguardo alla birra, una delle bevande da sempre predilette dagli uomini, che è stata ed è parte integrante della cultura di numerosi popoli, comunemente si sanno molte cose come, ad esempio, che non viene prodotta a partire dall’epoca dell’Antico Egitto, ma addirittura dalla preistoria. Un altro fatto piuttosto conosciuto, è come nel Medioevo, specie nei Paesi del nord Europa, facesse parte della dieta per via del contenuto calorico e dei i valori nutritivi.
Ecco altre curiosità sulla birra che invece sicuramente in molti non conoscono:
Per il popolo babilonese, la birra non era una semplice bevanda, bensì un diritto sancito dal Codice di Hammurabi, una delle più antiche raccolte di leggi scritte. Vi era infatti riportato che ogni cittadino aveva diritto a una razione quotidiana di almeno due litri della bevanda. Per i birrai sorpresi ad annacquare la birra invece vigeva la pena capitale: venivano condannati a bere fino alla morte per annegamento.
La birra e i birrai hanno un santo patrono, Sant’Arnoldo (o Arnolfo) di Metz, vescovo della cittadina fiamminga di Soissons nell’XI secolo. Egli osservò che i bevitori di birra erano più resistenti alle diffusissime epidemie dell’epoca ed infatti salvò molti membri della comunità convincendoli a bere birra al posto dell’acqua che costituiva un pericoloso vettore per il colera.
Nell’800 Londra fu allagata dalla birra: l’evento è conosciuto come ‘London Beer Flood’. Il 16 ottobre del 1814 infatti si ruppe una cisterna della fabbrica Meux che conteneva 1 milione e 470 mila litri di birra. Il liquido invase le strade distruggendo alcune case del sobborgo di St Giles. Nell’incidente persero la vita 9 persone mentre la fabbrica continuò a produrre per altri 100 anni (fu chiusa nel 1922).

Oggi, come riportato da uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, si ritiene che bere moderatamente birra rinforzi le ossa: il merito sarebbe del silicio, minerale che svolge un ruolo essenziale per la formazione delle ossa e del tessuto connettivo.
La birra più costosa al mondo è una rara bionda belga, la Vieille Bon Secours, prodotta dal birrificio Caulier in soli quattro bottiglioni da 12 litri: tre sono stati venduti per 780 dollari l’uno nel 2009 mentre l’ultimo è ancora custodito dal ristorante ‘Belgo Holborn’, situato vicino a Londra. Chi l’ha provata, secondo le fonti, però non è rimasto entusiasta: ha infatti parlato di uno strano aroma nel quale spiccano note di caramello, caffè, liquirizia e anice.
Nel 2017 è stata commercializzata la cosiddetta Bowser Beer, un drink analcolico dal colore ambrato, al sapore di maiale e malto d’orzo, riservata ai nostri fedeli amici a quattro zampe. Il successo della birra per cani è stato immediato, tanto che le scorte sono andate esaurite in poche ore ed è presto spuntata un’agguerrita concorrenza. Anche in Italia, da quest’anno, viene prodotta una birra pensata per loro: si chiama Pawse ed è realizzata con acqua pastorizzata, fruttosio, miele e un pizzico di sale.

La birra doppio malto non è più pregiata delle altre: tale definizione infatti fu introdotta da una legge italiana del 1962 che così indicava le birre con un grado saccarometrico, ovvero il quantitativo di zuccheri presenti nella bevanda, superiore a 15 gradi. Sono solo ragioni legate ad un marketing efficace quelle che possono spiegare il motivo per cui nel tempo questo aspetto sia erroneamente diventato sinonimo di qualità.
In Germania esistono condutture ad hoc dove far passare la birra: succede a Gelsenkirchen dove i bar nei dintorni del modernissimo stadio dello Schalke 04, la squadra più importante della città, sono collegati a una grande cisterna da 5 km di tubi attraverso i quali passa la birra. Un vero e proprio ‘birradotto’.




