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Unionbirrai premia le birre di Natale

Birre di Natale 2023: svelati i nomi dei vincitori del concorso organizzato da Unionbirrai.

Il Natale ormai è arrivato e le tavole sono imbandite per la cena della Vigilia ed il pranzo del giorno successivo: quali bevande scegliere per accompagnare i numerosi piatti della tradizione del periodo? Molti, certamente, opteranno per i vini tipici del nostro territorio o anche per le bollicine d’oltralpe:un’altra opzione però è quella di proporre ad amici e familiari una delle tante birre realizzate appositamente per queste festività.

Quella dell’antica bevanda in versione natalizia, infatti, è una tradizione che, in modo particolare nei Paesi del nord Europa, affonda le proprie origini nei secoli: un’ usanza che, negli ultimi anni, si è assai diffusa anche in Italia, come dimostrano le varie riproposizioni sia su scala industriale che artigianale.

I primi a realizzare questa tipologia di prodotto brassato furono i Vichinghi, in Scandinavia, nell’IX secolo e, circa tre secoli dopo, la bevanda era già assai diffusa in altri Paesi quali il Belgio e la Francia che ancora oggi rivestono un ruolo centrale nella realizzazione di questa tipologia di birra caratterizzata da una maggiore gradazione alcolica e da un aroma più intenso e speziato e dunque ideale per la stagione invernale.

L’origine della birra di Natale si lega anche ad un aspetto meramente tecnico dato che i metodi di produzione, secoli fa, ovviamente, erano molto diversi da quelli odierni: a quel tempo risultava difficile conservare le materie prime necessarie per realizzare la bevanda in modo tale che non ne alterassero il gusto ed inoltre i metodi di conservazione non erano così accessibili e tecnologici come lo sono oggi.

I mastri birrai, per questo motivo, erano soliti cercare di salvaguardare gli ingredienti che erano avanzati dopo la produzione estiva e primaverile allo scopo di creare una birra atipica in ottobre: originariamente chiamata “birra di ottobre” perché prodotta in quel mese, era pronta da bere a dicembre, motivo per cui, in seguito, è stata rinominata “birra di Natale”.

Le materie prime utilizzate, a volte, venivano conservate per un anno e perdevano inevitabilmente il loro sapore ed il loro carattere: i birrai quindi, per rimediare e donare alla birra note aromatiche e profumi più intensi, aggiungevano malto ed erbe in dosi elevate.

Le spezie utilizzate, oggi, variano in base al Paese e al sottostile birrario (ne esistono circa 100): in Francia, per esempio, troveremo facilmente birre piuttosto speziate, luppolate e amare, mentre in Belgio saranno maggiormente reperibili bevande caramellate con il malto e quindi più tendenti al dolce, alla stregua di alcuni dei più celebri stili belgi come le trappiste (birre d’abbazia) ‘dubbel’.

La tradizione delle birre di Natale, come detto, è sempre più diffusa anche lungo la nostra penisola, come dimostra la terza edizione del concorso ‘BdA-XMAS Beers’ organizzato da Unionbirrai proprio per premiare le produzioni brassicole nostrane dedicate al periodo natalizio.

La nuova edizione del contest si è svolta a Bari nella cornice di piazza Massari in occasione dell’evento MEDIBEX, Mediterranean Beer Experience, che ha ospitato prima i tavoli della giuria, che con gli assaggi alla cieca ha definito i podi nelle diverse categorie e, a seguire, le premiazioni che si sono svolte la scorsa settimana.

miglior Birra Natale Unionbirrai

I giudici hanno premiato come miglior birra in assoluto di questo Natale la ‘21 12’ del birrificio artigianale Incanto (Casalnuovo di Napoli). La categoria dedicata alle migliori bevande brassate da abbinare ad uno dei dolci più iconici del periodo come il panettone ha visto la vittoria della ‘Primatia’ proposta dal birrificio Birranova (Triggianello, Bari).

Il secondo ed il terzo gradino del podio della classifica delle migliori birre di Natale sono stati assegnati  rispettivamente alla birra ‘Guastafeste’ del birrificio Mukkeller (Porto Sant’Elpidio, Fermo) e alla Santo Stefano del birrificio agricolo Pagus (Rogno, Bergamo).

Le medesime ultime due referenze si sono aggiudicate rispettivamente le stesse posizioni anche sul podio della categoria ‘abbinamento con il miglior panettone artigianale’ d’Italia: il premio, quest’anno, è stato assegnato a quello presentato da Pompilio Giardino dell’omonimo panificio di Ariano Irpino (Avellino), vincitore del concorso ‘Mastro Panettone’ per il ‘Miglior Panettone Artigianale Tradizionale’. Tutti i nomi dei vincitori e dei premiati nelle varie categorie sono consultabili sul sito: www.birradellanno.it

I mastri birrai italiani, da qualche anno, si stanno dunque cimentando in quel settore che possiamo definire come la ‘famiglia delle birre di Natale’ con proposte di ottimo livello, caratterizzate anche da packaging intriganti e originali: il concorso che viene organizzato da Unionbirrai vuole celebrare proprio quella che ormai, anche in Italia, è una tradizione sempre più attesa e amata da molti appassionati di birra e non solo.

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