Non c’è dubbio, il vetro è riciclabile, ma la sua raccolta e il suo riutilizzo hanno costi piuttosto elevati.
Dunque il futuro di vini, distillati e altre bevande alcoliche sarà nelle più “sostenibili” bottiglie di carta?
E’ forse presto per dirlo, ma è un dato di fatto che sono sempre di più i produttori di vino e le distillerie che, per imbottigliare i loro prodotti, utilizzano le bottiglie in cartone riciclato dell’azienda britannica Frugalpac. Messa a punto dopo diversi anni di studi ed esperimenti, la Frugal Bottle è realizzata in cartone riciclato al 94% con un rivestimento interno in materiale plastico per alimenti: dopo l’uso, basta separare i due materiali e buttarli nei rispettivi contenutori per il riciclo.

Bottiglie di carta per vini italiani e distillati inglesi
Fra le prime ad avere adottato le bottiglie della società inglese c’è l’italiana Cantina Goccia, in Umbria, che le utilizza per un numero sempre maggiore di referenze. Ma tutto fa pensare che altri produttori di vino del nostro Paese siano pronti a utilizzare le Frugal Bottle, se non per sostituire le bottiglie di vetro, quanto meno per affiancarle in alcune edizioni più o meno “speciali”.

Certo, bisogna aggiungere che le bottiglie di carta non sono adatte ai prodotti destinati a essere conservati a lungo o tantomeno inecchiati: secondo quanto dichiarato da Malcom Waugh, Ceo di Frugalpac, la Frugal Bottle garantisce la conservazione degli alcolici per un periodo di “oltre 24 mesi“. Per contro, la sua impronta di carbonio sarebbe inferiore dell’84% rispetto a una bottiglia di vetro.
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