HomeBartenderAndrea Franzò: cocktail bar, oggi non può mancare la proposta food

Andrea Franzò: cocktail bar, oggi non può mancare la proposta food

Andrea Franzò è bar manager del Barcollo di Ortigia. Ed è un punto di riferimento per chi fa o cerca cocktail di alta qualità. Non solo nella sua zona. 

Ambizioso, appassionato e determinato, Franzò per il futuro sogna un locale tutto suo. E intanto studia i trend… Leggi l’intervista.

Parliamo di tendenze in miscelazione.
Al netto dello Spritz, sempre richiestissimo, qui a Ortigia c’è un ritorno alla semplicità, ai grandi classici internazionali. Quanto alle garnish, due i trend, opposti: da un lato un estremo minimalismo, dall’altro una ricerca dell’effetto wow. Senza vie di mezzo.

E fra gli spirit?
Per quanto ci riguarda, meno gin, più tequila e mezcal. E c’è una maggiore richiesta anche di drink a base whisky e rum.
Spostiamoci ai clienti: i due anni segnati dalle restrizioni per il Covid hanno cambiato qualcosa?
Indubbiamente è cresciuta la cultura della mixology: molti, costretti a casa, si sono appassionati a questo mondo documentandosi e cimentandosi nell’home bartending. Tuttavia, se da un lato la maggiore conoscenza dei prodotti e del loro valore predispone il cliente a pagare un certo prezzo per un drink fatto con distillati di qualità, dall’altro il suo potere di acquisto si è ridotto. Di conseguenza è più attento allo scontrino. C’è chi esce di meno e chi ordina un drink in meno rispetto a prima. Senza contare che le chiusure serali di due anni fa hanno portato ad anticipare un po’ i tempi: molte persone escono prima e tornano a casa prima.

La vostra risposta?
Ci siamo spostati un una location più spaziosa per allargare l’offerta con un inedito menu food – articolato in insalatone, tapas e dolci – e una ricca proposta di vini. In questo modo abbiamo allargato la clientela.

E veniamo alla comunicazione…
E’ importante investire sui social media, anche se oggi c’è molta più concorrenza sulle piattaforme digitali.

Le guide? Attirano ancora i clienti?
Dipende: solo se hanno un forte seguito sui social.

E gli articoli sui giornali?
Stesso discorso: se la testata è influente, come ad esempio il New York Times (che ci ha citato in un articolo), assolutamente sì.

Il bello del tuo lavoro?
La socialità e la possibilità di regalare emozioni attraverso un drink.

La tua ambizione?
Avere un locale mio. Non è ancora il momento, ma arriverà.

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Stefano Fossati
Stefano Fossati
Redattore del tg Bluerating News, collaboratore delle testate economiche di Bfc Media, di Mixer Planet e naturalmente del Magazine ApeTime.

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