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Austria: il partito della birra candidato alle elezioni politiche

In Austria, dopo il boom alle elezioni presidenziali del 2022 (8,4%), il partito della birra si candida per le politiche previste in autunno: i sondaggi lo danno al 12% dei consensi!

Sembra incredibile, una vera e propria fake news ideata appositamente per attirare la curiosità dei naviganti del web, eppure, controllare per credere, è tutto vero: in Austria, alle elezioni per la formazione del nuovo parlamento, si presenterà anche un movimento politico più che originale.

Un partito senza dubbio fuori da qualunque schema, che si prevede possa fare la felicità degli amanti della birra dato che come obiettivo primario ha quello di sostenere e promuovere la cultura nazionale dell’antica bevanda con una serie d’iniziative presenti nel programma elettorale.

Questo movimento non è però una novità nel panorama politico austriaco dato che è reduce dall’inatteso boom fatto registrare alle elezioni presidenziali che si sono tenute nel 2022: i sondaggi infatti lo davano al 5% (e già questo sarebbe stato un ottimo traguardo), ma nelle urne è riuscito a conquistare un clamoroso 8,4% delle preferenze. Un risultato che, secondo diverse interviste preelettorali, potrebbe essere migliorato di ben quattro punti percentuali (12%) in occasione della tornata elettorale prevista in autunno.

L’affermazione di due anni fa è stata resa possibile dal grande consenso ottenuto fra gli elettori più giovani, specie gli under 30: merito dell’ imponente campagna social realizzata dal partito mediante una serie di video non solo istituzionali, ma anche ironici, con un ritorno alle origini del movimento che ha evidentemente centrato l’obiettivo.

Si chiama “Bierpartei”, letteralmente il ‘Partito della Birra’: nato come progetto satirico nel 2015, il “Movimento Birrocratico”, questa la definizione ufficiale, punta a instaurare nel Paese una “birrocrazia”, ovvero ad accrescere ulteriormente il valore della plurisecolare cultura brassicola nazionale facendola diventare una vera e propria istituzione.

Bier Partei, il partito birra Austria

Il leader del movimento è Marco Pogo, all’anagrafe Dominik Wlazny, senza dubbio una figura poliedrica: medico di professione (infettivologo), ex rockstar e istrionico showman. Consigliere comunale a Vienna grazie al risultato delle urne di due anni fa, ha dato il nome al partito che ha fondato prendendo spunto da un brano del suo gruppo punk-rock, i “Turbo-bier”.

Fra i punti più importanti del programma di governo, vi sono la creazione di una fontana di birra nel centro storico di tutte le principali città austriache, l’abolizione di tutte le tasse sull’antica bevanda per le attività commerciali e la fornitura mensile di un barile di bionda a tutte le famiglie austriache a spese dello Stato.

Il ‘Bierpartei’, che nelle proprie fila annovera più di 61mila tesserati, anche in questa occasione, è presente, come tutti gli altri partiti politici, sulle varie piattaforme social con dei video spesso satirici nei quali è possibile visionare tutte le diverse iniziative in programma per la promozione del progetto.

Wlazny, nel corso di una conferenza stampa, ha chiarito che, per sostenere una campagna elettorale davvero efficace, il movimento necessita di ulteriori 20.000 iscritti, ciascuno dei quali dovrà contribuire con una quota annuale di 59 euro al fine di raggiungere il budget di 1,2 milioni.

Tra le altre proposte del partito troviamo anche un sostegno speciale rivolto alle “persone con meno talento nel bere”, ovvero un vero e proprio programma educativo, a spese dello Stato, dedicato, in modo particolare ma non solo, a tutti coloro che muovono i primi passi nello sconfinato panorama brassicolo mondiale affinché compiano sempre le scelte migliori.

Nel programma viene infatti tollerato il consumo di qualunque  birra ma vige il divieto assoluto per le Radler (un mix fra birra e limonata con un grado alcolico massimo del 3%), che viene indicata come “il male più assoluto” (n.d.r.: definizione sicuramente forte, ma l’idea di fondo, ovvero che non si possa definire un vero e proprio stile brassicolo, è certamente condivisibile) per la quale sarebbe messa in atto una tassazione addirittura del 50%!

Oltre alle proposte legate alla birra, nel progetto politico sono presenti altri punti legati anche ad una forma di protesta contro l’attuale classe dirigente per la quale    si vorrebbero stabilire dei test attitudinali obbligatori annuali e una serie d’iniziative finalizzate a riportare gli elettori alle urne per “restituire alla politica austriaca la serietà che merita”.

Il ‘Bierpartei’, con una base di supporto in costante crescita secondo i sondaggi, dimostra come ovunque si stiano affermando, con sempre maggiore forza, realtà politiche che non si riconoscono in quelli che sono gli schemi, i canoni e le idee degli schieramenti politici tradizionali: in questo caso si tratta di un partito nato da un movimento satirico, motivo per il quale non è difficile non scorgere una qualche analogia con quanto fatto ai tempi da Beppe Grillo, notoriamente un ex comico, in Italia.

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