HomeCuriositàBollicine e cocktail, il boom degli sparkling drink

Bollicine e cocktail, il boom degli sparkling drink

Bollicine e cocktail, un connubio virtuoso. Ecco perché

Bollicine e cocktail, ovvero sparkling drink. Un matrimonio solido. E per molte ragioni. Ve ne parliamo qui con Lorenzo Stocco, Gianluca Amoni e Alessio Miraglia

Lorenzo Stocco titolare del Caffecchio Living Bar di Cantù

“Le bollicine regalano un tocco di perlage al drink che piace molto al pubblico femminile, abbassano la gradazione alcolica e trasmettono una sensazione di allegria (le bollicine, in Italia, sono sinonimo di feste)”, spiega Lorenzo Stocco, titolare del Caffecchio Living Bar di Cantù.

Inoltre, considerata l’ampia varietà di bollicine italiane, gli sparkling drink possono essere strumento di racconto del territorio.

Gianluca Amoni

“Pensiamo per esempio a un French 75 con il Franciacorta”, osserva il bartender Gianluca Amoni.

“Valorizzare nella miscelazione le bollicine locali permette di differenziarsi dalla concorrenza, di attrarre i turisti, di stimolare il desiderio di conoscere storia, geografia e tradizione del territorio e, spesso, anche di tagliare i costi”, osserva Alessio Miraglia, barman dell’Art Bar e Bistrot Le Biciclette di Milano, celebre locale a due passi dalle Colonne di San Lorenzo.
Attenzione, però: “Per creare cocktail di qualità non si può improvvisare: è necessario conoscere davvero bene il vino (e i produttori) e sperimentare più etichette fino a individuare la più adatta per quella determinata ricetta”, puntualizza Amoni.

 

 

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Nicole Cavazzuti
Nicole Cavazzuti
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it. Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication. Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine. Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.

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