Cascina Dulcamara è una piccola realtà, nei pressi del parco del Ticino, che coltiva la terra “per quello che può dare, e non per quello che necessariamente vorremmo ricavare da essa”: linea guida del titolare Michele Aina.
Noci, nocciole, mele, ortaggi e riso del parco del Ticino, la cascina Dulcamara (Romentino, Novara) è un’altra di quelle piccole realtà che testimoniano come, a dispetto della grande distribuzione e dei grandi produttori che sembrano schiacciare il mercato (e così fanno in realtà sui grandi numeri) non manca lo spazio per piccole nicchie nelle quali imprese ben guidate, con chiari principi e voglia di fare, riescano a sopravvivere e crescere.
La cascina è situata nei pressi del parco del Ticino “Basta attraversare la strada e siamo già in parco – dice Michele Aina figlio del fondatore dell’azienda e ora titolare insieme a lui – abbiamo chiesto anche da diversi anni di poter entrare nel Parco, ma al momento non sono previsti allargamenti”.
L’azienda è stata avviata dal padre e dalla madre di Michele che l’hanno poi lasciata lui e alla sorella, ma mentre la sorella si dedica ad altro, lui a 34 anni sta dedicando le sue energie interamente a questa attività. “La linea guida del nostro lavoro è il far fruttare la terra per quello che può dare, e non per quello che necessariamente vorremmo ricavare da essa; in questo senso vanno le nostre produzioni di noci, ideali su un terreno come quello che abbiamo noi e che sarebbe invece molto difficile per estese coltivazioni di riso perché molto ghiaioso.
Pur essendo in zona di riso infatti, lo coltiviamo solo in qualche campo, nelle zone più adatte, e cerchiamo di coltivarlo nella maniera tradizionale, mantenendolo sempre allagato cosa che rende possibile la creazione di un microhabitat umido naturale e soprattutto il non uso dei diserbanti, siamo un’azienda biologica”. Oltre a queste produzioni l’azienda coltiva frutta, verdura, grano tenero e farro monococco.
“La parte più difficile del nostro lavoro – prosegue il giovane e appassionato agricoltore – è proprio quella di riuscire a ottenere dei buoni raccolti a causa delle clima sempre più difficile tra siccità, piogge eccessive, gelate tardive; dal punto di vista invece della vendita per fortuna abbiamo una clientela oramai strutturata: gas, gruppi di privati, clienti affezionati che vengono al nostro punto vendita in paese che apprezzano il nostro modo di lavorare. Per le spedizioni adottiamo packaging biodegradabile e proponiamo ai nostri clienti di aiutarci nelle spese per la compensazione Co2 delle spedizioni, piantumando alberi; molti accettano e in questo modo simbolicamente ma non solo, cerchiamo di contenere e di abbassare la nostra impronta ecologica“.
Gli ettari su cui si sviluppa questa azienda agricola moderna sono 12, tutti coltivati da Michele e dal padre Pacifico più un solo dipendente; ai 12 ha agricoli si aggiungono 5 ettari di bosco cui i titolari tengono molto e che gestiscono in maniera naturale perché, riferiscono “costituiscono una vera e propria barriera naturale a protezione del nostro biologico rispetto al mondo chimico che c’è fuori”.