Ti era noto che quest’ultimo viene prodotto da oltre 30 varietà di agave, tra cui Espadin, Papalome, Tobala, coltivate in nove stati, anche se soprattutto nello stato di Oaxaca? E sai che cosa significa il termine single village mezcal?
Ti diamo un indizio: l’espressione single village mezcal è stata ideata da Ron Cooper, un artista residente a Oaxaca appassionato di mezcal tanto che intraprese un viaggio per conoscere i produttori locali e decise poi di importare i distillati dei suoi preferiti con l’etichetta Del Maguey. Se sei curioso, guarda la video intervista in diretta al brand ambassador Italia del mezcal Del Maguey, Filippo Gaeta (clicca).
In Italia i mezcal single village Del Maguey da gennaio 2020 sono entrati nel portafoglio di Pernod Ricard che ha annunciato di volere investire di più sul brand nel 2023 con un articolato calendario di attività mirate alla diffusione della conoscenza del marchio anche fuori dall’ambito trade. Vuoi saperne di più? Guarda il video (clicca)
Tequila e mezcal: origine
Per entrambi gli spirits, le piante di agave vengono spuntate e raccolte a mano, poi caricate sui camion e trasportate in distilleria per essere cotte allo scopo di convertire in glucosio e fruttosio gli zuccheri complessi presenti nelle fibre.
LA COTTURA
Detto questo, però, per la tequila, le pigne vengono cotte a vapore o arrostite in forni di mattoni o in autoclave, mentre per il mezcal vengono lasciate sotto terra per giorni o settimane rivestiste da pietre scaldate dalla combustione della legna e poi ricoperte da stuoie di paglia, foglie e terra.
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it.
Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication.
Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine.
Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.