HomeInterviste"Per portare i giovani al bar puntate su cocktail 'nerd' e instagrammabili"

“Per portare i giovani al bar puntate su cocktail ‘nerd’ e instagrammabili”

Per avvicinare i giovani al bar e ai cocktail, oggi, la qualità non basta: bisogna puntare sull’impatto visivo.

Ne è convinto Giovanni Di Pasquale, titolare del Drunk Bros di Catania. E infatti il suo locale è un tripudio di colori, richiami sorprendenti alla cultura pop anni ’80 e ’90, forme inusuali…

Il primo approccio al mondo dei cocktail è sempre visivo“, spiega. “Dopodiché, se ti piace, inizierai un percorso che ti porterà ad approfondire il gusto”.

Nato nel 2017 e legato inizialmente alla birra, un paio di anni dopo Drunk Bros si è profondamente rinnovato puntando decisamente sulla miscelazione. E sul target giovane, appunto.

L’intervista a Giovanni Di Pasquale di Drunk Bros, Catania

Come è nato il concept attuale?
L’idea era quella di ricostruire l’atmosfera della mia cameretta di quando avevo 16 anni, con tanti richiami agli anni ’80 e ’90. Compresi quelli ai miei film preferiti, “Cocktail” con Tom Cruise del 1988 e “Ritorno al futuro” con Micahel J. Fox del 1985, ma anche i classici giochi da tavolo, per far scoprire ai ragazzi di oggi – dai 18 anni in su – il piacere di socializzare al di fuori dei social e dei dispositivi elettronici. E funzionano tantissimo, tanto che abbiamo dovuto porre delle regole per evitare che i gruppi occupassero intere tavolate per ore ordinando una sola consumazione…

Peraltro, l’attenzione all’estetica non emerge solo dagli arredi e dalle atmosfere del locale, ma anche dai drink…
Soprattutto dai drink: i giovani oggi vivono condividendo continuamente le proprie esperienze, a patto che siano sorprendenti e originali. Un cocktail con una classica garnish lo si trova ovunque, così ho puntato su una serie di cocktail serviti in bicchieri 3D fatti realizzare appositamente in resina alimentare o in ceramica. E ispirati a mondi fiabeschi e mitologici: dalla mela di Biancaneve al martello di Thor, dal crisitallo di ghiaccio di Frozen alla rosa de La Bella e la Bestia, fino a Star Wars, Sailor Moon… Tutti studiati, anche nei colori, per essere “instagrammabili”. Non a caso, i drink più richiesti sono quelli proposti nei bicchieri più stravaganti: sono gli stessi che erano in lista quattro anni fa, ma in una elegante coppetta Martini non avevano lo stesso richiamo sui ragazzi, nemmeno lontanamente.

Che tipo di miscelazione proponete?
Ho scelto di non fare aperitivi, un settore oggi ampiamente presidiato da una miriade di esercizi, compresi i panifici, che si contendono i clienti a suon di ribassi sui prezzi. Da noi si viene dopo: dopo l’aperitivo, dopo cena… I nostri prezzi? Partiamo dagli 8 euro di un Negroni “basico” per salire con i nostri cocktail “house” e “nerd”. E proprio questi ultimi sono quelli studiati apposta per chi vive il primo approccio con i superalcolici: molti ragazzi ci chiedono un cocktail dicendo che non vogliono sentire in gola il gusto dell’alcol, così sono nate queste ricette in cui diamo un po’ più spazio allo zucchero e che consentono ai “neofiti” di avvicinarsi gradualmente al mondo degli alcolici “veri”. Alcune, tra l’altro, sono nate da collaborazioni importanti: vedi ad esempio il nostro cocktail della scarpetta di Cenerentola, firmato da Terry Monroe.

La drink list si rinnova stagionalmente?
Sì, ma anche in questo, spesso, lavoriamo soprattutto sull’immagine. Un esempio? Nella prossima lista debutterà un cocktail servito nel funghetto di Super Mario (Toad, ndr) e che sarà una semplice rivisitazione estetica del nostro attuale drink “Risotto alla milanese”, a base di zafferano e funghi porcini.

Insomma, per conquistare i giovani e avvicinarli al bere miscelato, oggi, l’immagine è essenziale.
Questa è la nostra filosofia. E i risultati si vedono, tanto che prossimamente ci allargheremo con l’apertura di una nuova sala, dal momento che facciamo sempre più fatica ad accogliere tutti coloro che vengono a trovarci, soprattutto nel weekend.

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Stefano Fossati
Stefano Fossati
Redattore del tg Bluerating News, collaboratore delle testate economiche di Bfc Media, di Mixer Planet e naturalmente del Magazine ApeTime.

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