Il tour, dopo le due tappe consecutive in Africa, si sposta nel sud-est asiatico, in un Paese nel quale la birra è amata da sempre: in Cambogia.
In Cambogia sono presenti numerose caverne con pitture rupestri raffiguranti uomini intenti a dissetarsi con una bevanda che, secondo gli studiosi, è birra di riso, ovvero un’altra delle antenate dei prodotti brassicoli che conosciamo noi oggi.
In questa Nazione, contrariamente a quanto avviene in altre dell’Asia, vi sono numerosi birrifici e si possono reperire ovunque birre sia importate che locali: questo è dovuto al fatto che si tratta di un Paese a maggioranza buddista ragion per cui gli alcolici sono consentiti e anzi sono sottoposti a poche tassazioni: mediamente una birra costa 50 centesimi di euro.
Il clima della Cambiogia, di tipo monsonico, quindi caldo e umido durante tutto l’anno, incide sulla tipologia dei prodotti offerti: difficilmente infatti si trovano prodotti brassicoli con una gradazione alcolica importante anche se non mancano le eccezioni che si rifanno a diverse tradizioni europee fra cui quella belga.
IL BIRRIFICIO CAMBREW
Il più importante birrificio cambogiano è il Cambrew che dal 2018 è al 75% di proprietà del gruppo Carlsberg. Inaugurato nel 1965, sorge nei pressi della città costiera di Sihanoukville: una scelta non casuale dato che le acque che si trovano in quell’area sono particolarmente ricche di minerali e questo le rende ideali per produrre birra.
L’Angkor Premium, prodotto di punta dell’azienda, nonché quello maggiormente apprezzato dai cambogiani, prende il nome dal celebre complesso di templi risalente al periodo dell’impero Khmer, il potente regno che ha governato su queste terre fino al 1431. Dal gusto molto leggero e rinfrescante, con una gradazione alcolica del 5,5%, è una lager dal colore dorato chiaro che presenta aromi di cereali, sciroppo di mais e limone.
Come sottolineato in precedenza, non solo lager, ma anche birre dal carattere più deciso come le stout: è il caso dell’Angkor Ektra con una gradazione dell’8%. Presenta i classici aromi di malto tostato e caffè. Si distinguono anche profumi di liquirizia e di un ingrediente molto particolare come la salsa di soia. Nel 2011 ha vinto un’importante premio nell’ambito della rassegna ‘Monde Selection’ che si svolge a Bruxelles.
IL BIRRIFICIO KINGDOM BREWERIES
Uno degli altri birrifici più importanti è il Kingdom Breweries che, fondato nel 2009 nei pressi della capitale Phnom Penh, ha saputo guadagnare in poco tempo quote di mercato grazie al suo prodotto di punta. Si chiama Kingdom Pilsner e le sue bottiglie catturano l’attenzione dato che sulle etichette sono disegnati degli animali selvatici.
Per quanto riguarda le caratteristiche peculiari della birra, ha una gradazione alcolica del 5% e viene realizzata con materie prime importate: il malto arriva dall’Europa mentre il luppolo viene acquistato negli Stati Uniti. Si presenta di un bel giallo chiaro come da tradizione dello stile brassicolo europeo.
Non solo questi due birrifici, ma merita una citazione particolare per la qualità dei suoi prodotti anche il Khmer Brewery: questo a dimostrazione del fatto che la Cambogia, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, offre un’ampia varietà di birre e, per questo motivo, può essere definita, con un paragone forse un po’ azzardato, ma fatto da diverse fonti, il Belgio del sud-est asiatico.




