Torinese, Giuliana Giancano é la vincitrice della prima edizione della competizione Amazzoni Gin, gin brasiliano artigianale e sostenibile distribuito in Italia da Fine Spirits. L’abbiamo intervistata in diretta al termine della gara svoltasi a Milano. Guarda il video!
Giuliana Giancano ha vinto una gara a base di gin, ma ammette di amare soprattutto il rum. E i Punch. Il suo Pout Pourri Vintage Cafè nella periferia di Torino, per essere precisi nel quartiere di Mirafiori, compie 13 anni nel 2022 ed è diventato un punto di riferimento. Aperto appena 20nne con la sorella Giorgia, si è posto l’obiettivo di portare la miscelazione di qualità e l’ospitalità di livello là dove non te l’aspetti. E ci è riuscito.
“Punto forte dell’offerta del Pout Pourri Vintage Cafè è il mix di cocktail classici e signature, tisane, hot drink e torte”, spiega Giuliana Giancano. E, tra l’altro, sono proprio i carboidrati il nuovo ingredienti di punta di alcuni dei suoi drink.
“Modificano la texture, oltre a regalare aromi inaspettati”, chiarisce.
Nato nella regione de La Cachoeira, Amázzoni è un gin completamente brasiliano per storia, spezie e lavorazione. E contiene 5 ingredienti mai visti prima in un gin (cacao, castagna brasiliana, maxixe, ninfea e cipò cravo) che vengono macerati nel loro stato naturale insieme ai 6 più tradizionali (bacche di ginepro, pepe rosa, alloro, limone, mandarino e coriandolo) in un grande Pot Still, il primo realizzato interamente in Brasile. Un gin pulito e speziato, ottimo da degustare anche liscio.
A due anni dalla nascita del primo Amazzoni, ecco un super premium prodotto in Brasile: una ricetta ambiziosa, creata dal nuovo master distiller Alexandre Mazza, socio fondatore del brand, con una diversa preparazione. Già, perché alla classica infusione a freddo delle botaniche qui si aggiunge quella di ginepro, coriandolo e buccia di limone – in forma solida – direttamente nell’alambicco. Il primo Gin brasiliano doppia medaglia d’oro al San Francisco World Spirits Competition.
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it.
Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication.
Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine.
Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.