HomeCronacaGood news: i giudici di Barcellona si ribellano al coprifuoco

Good news: i giudici di Barcellona si ribellano al coprifuoco

I giudici dicono per la seconda volta no al coprifuoco a Barcellona. E stabiliscono che per applicare la restrizione debba essere rilevata un’incidenza di contagi di Covid superiore ai 125 casi ogni 100 mila abitanti in comuni con almeno 20 mila abitanti per sette giorni. Prendiamo spunto!

Evviva, non tutti perseverano nel reiterare strade già viste e inutili.
Una bella notizia viene dai cugini catalani. Oltre i Pirenei qualcuno cambia rotta. Per essere precisi, tutto parte da Barcellona.

Il Tribunale della Catalogna ha negato al governo della Comunidad Autonoma l’autorizzazione ad applicare il coprifuoco per motivi sanitari nel capoluogo e in altre città e paesi del suo territorio di competenza.

Il coprifuoco non deve essere un provvedimento preventivo e costante.
Anzi. Non se ne può abusare perché rappresenta una pesante limitazione della libertà individuale. Questo il pensiero dei giudici catalani, stanchi di vivere in una dittatura sanitaria dove i contagiati hanno lo stesso valore dei malati gravi.

A Barcellona era rimasto in vigore dall’una di notte alle 6 del mattino per oltre un mese fino alla settimana scorsa, a causa dell’alto indice di contagi di Covid.

Daje. Qualcosa forse si muove.
Seguiamo l’esempio.
Settimana scorsa dal capoluogo catalano era arrivato già un primo no della giustizia all’estensione della restrizione della libertà di circolazione notturna per mancanza di argomenti che la giustificassero a sufficienza.

Nicole Cavazzuti
Nicole Cavazzuti
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it. Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication. Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine. Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.

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