HomeBirraIl Crak Brewery è il Birrificio dell’anno 2023

Il Crak Brewery è il Birrificio dell’anno 2023

Il birrificio padovano Crak Brewery trionfa al concorso ‘Birra dell’anno 2023’, aggiudicandosi il premio più prestigioso.

Ecco tutti i premi della competizione organizzata da Unionbirrai.

Birre italiane protagoniste al Beer&Food Attraction, l’importante manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group, in corso di svolgimento alla Fiera di Rimini, con otto padiglioni dedicati al mondo del beverage: per quanto riguarda la birra, si passa dal sempre più ampio mondo delle eccellenze brassicole italiane a quelle internazionali più rinomate.

L’appuntamento riminese, nella giornata inaugurale di domenica, è tornato ad essere il palcoscenico della cerimonia di premiazione del prestigioso concorso ‘Birra dell’anno’ organizzato da Unionbirrai, dopo che lo scorso anno si era svolta presso il polo fieristico di Parma in occasione di Cibus, la fiera dedicata al mondo dell’agroalimentare

Un’edizione da record per il contest, con 2227 birre iscritte da 305 produttori. “Con grande soddisfazione la XVIII edizione ha confermato la grande importanza che viene data dai produttori a questo appuntamento”. ha sottolineato Simone Monetti, segretario generale di Unionbirrai.

“Da parte nostra siamo orgogliosi di aver contribuito, in questi anni, alla visibilità e alla valorizzazione della birra artigianale italiana -ha aggiunto-, dando un’ulteriore importante dimostrazione di come l’identità brassicola del nostro Paese sia sempre più matura e definita”.

locandina birra dell'anno 2023

Presentata dallo speaker radiofonico Lorenzo Dardano, la cerimonia ha svelato i nomi di tutte le birre vincitrici di quest’anno nelle 45 categorie della competizione ed a chi è stato conferito il premio più prestigioso e ambito di tutti, ovvero quello di ‘Birrificio dell’Anno’: questo è andato al Crak Brewery di Campodarsengo (Padova) che coltiva in loco l’orzo da birra e, in tal modo, controlla direttamente tutta la propria filiera produttiva.

Il birrificio padovano ha ottenuto questo importante risultato grazie ad un’ottima performance nelle diverse categorie alle quali era iscritto, con ben tre primi posti: il primo è arrivato grazie alla ‘Giant Step’ nella categoria 14 , quella riservata alle birre chiare e ambrate, ad alta fermentazione, di medio grado alcolico, luppolate e di ispirazione americana (American IPA).

Il secondo con la ‘Cantina – Mansueto 2017’ nella categoria 24, dedicata alle birre scure, ad alta fermentazione, di alto grado alcolico, d’ ispirazione angloamericana (Barley Wine, Old Ale, American Barley Wine); il terzo, infine, grazie alla ‘Cantina – Mansueto Riserva Whisky Barrel Aged 2019’ nella categoria 34 riservata alle birre chiare, ambrate e scure, ad alta o bassa fermentazione, con basso o alto grado alcolico, affumicate e torbate.

birra crak

A stabilire i nomi delle birre e dei produttori da premiare, sono stati 81 giudici internazionali, provenienti dall’estero e da tutta Italia, che sono stati impegnati nelle degustazioni alla cieca e hanno selezionato 3 birre vincitrici per ciascuna categoria.  Tutti i premiati, potranno prendere parte al progetto ‘BdA on tour’, ovvero una serie di eventi che porteranno nei locali di tutta Italia le birre vincitrici con l’ obiettivo di promuovere e valorizzare le produzioni artigianali italiane.

La regione con il maggior numero di birre premiate è stata la Lombardia con 35 premi, seguita dal Piemonte con 18 e dal Veneto con 16; alle Marche sono andati 10 premi, al Lazio 9, a Emilia Romagna e Trentino Alto Adige 8, a Abruzzo, Toscana e Umbria 6; al Friuli Venezia Giulia 4, a Campania, Puglia e Sardegna 2, a Basilicata, Liguria e Sicilia 1.

Oltre alle premiazioni del contest ‘Birra dell’Anno’, Beer&Food Attraction, in questi giorni, è stata sede anche di altri importanti appuntamenti, tutti organizzati da Unionbirrai, come la ‘Italian Craft Beer Conference’, un innovativo programma di seminari e talk dedicati all’analisi degli sviluppi della filiera dell’antica bevanda.

Si è svolto, inoltre, il convegno ‘Birra artigianale italiana: imprese produttive e tendenze produttive’ a cura del professor Silvio Menghini, responsabile scientifico dell’osservatorio sulle birre artigianali dell’Università di Firenze: a questo, infine, è seguito un incontro dedicato all’autoproduzione delle materie prime e alle intese di filiera.

Il numero dei birrifici italiani partecipanti sia al concorso ‘Birra dell’anno’ che alla fiera ’Beer & food attraction’, sono un’ulteriore importante dimostrazione di come la filiera artigianale nostrana sia in continua crescita: un settore che infatti, nel corso del 2022, ha raggiunto la quota record di 1085 realtà produttive.

Uno sviluppo che ha fatto salire la domanda di materie prime 100% made in Italy, con il luppolo che, dallo zero di pochi anni fa, oggi ha raggiunto un milione di metri quadrati coltivati lungo la penisola: a questi si aggiungono i 300 milioni destinati all’orzo per la produzione di malto che, attualmente, coprono quasi il 40% del fabbisogno nazionale con circa 83mila tonnellate destinate all’antica bevanda.

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Redazione ApeTime
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