Leonardo Leuci non usa mezzi termini. E qui chiarisce il suo punto di vista.
Il tutto, mentre nel Nord Europa si intensificano le restrizioni per contenere la quarta ondata di Covid-19 e a New York tantissimi bar e ristoranti abbassano le serrande per l’aumento dei contagiati con variante Omicron.
Le restrizioni e le chiusure all’estero mettono ansia. A tutti. “Che dire? Così, diventa assolutamente impossibile continuare a lavorare”, sbotta Leonardo Leuci.
“Dovevamo vaccinarci per uscire dallo stato d’emergenza. Lo abbiamo fatto. E per ben tre volte. Prima siamo stati chiusi mesi, abbiamo affrontato l’azzeramento del turismo, sopportato coprifuoco e altre limitazioni assurde. Ci siamo adeguati, sperando che nel frattempo lo Stato si occupasse di garantire in caso di nuove ondate le condizioni adeguate per aiutare chi è più debole e soffre sintomi gravi, lasciando vivere gli altri tranquillamente. Con tutte le precauzioni, ma tranquillamente”, aggiunge Leonardo Leuci. Poi scuote la testa, adombrato.
“La verità è che in questi due anni lo Stato è rimasto immobile. E ora la paura è che ancora una volta a pagarne le conseguenze saremo noi”, conclude. Come dargli torto? O si cambia l’approccio, o non ne usciamo più.




