Bello, il progetto Mare Mio. Una iniziativa promossa da Gin Mare che ha permesso di liberare le acque di Capri da ben 600 kg di rifiuti. In particolare, da incarti di caramelle e patatine, cannucce, forchette, coltelli, cucchiai, sacchetti, contenitori e bottiglie di plastica.
La prima edizione di Mare Mio risale al 2021. La seconda, questa del 2022, si è arricchita della collaborazione di Marevivo, l’associazione nazionale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente, con più di 30 anni di esperienza nella tutela dei mari e delle sue risorse. Una partnership che ha permesso di analizzare e catalogare i rifiuti e di provvedere al corretto smaltimento.
La plastica, purtroppo, rappresenta oltre 1/3 dei rifiuti rinvenuti dagli operatori di Mare Mio: parliamo di incarti di caramelle e patatine, cannucce, forchette, coltelli, cucchiai, sacchetti, contenitori e bottiglie di plastica, ma anche gli attrezzi da pesca come lenze e reti abbandonate.
CAPRI SOTT’ACQUA
Per nobilitare il progetto, Gin Mare ha patrocinato un docu-video dal titolo “Capri sott’acqua”, un racconto del videomaker e social activist Marco Spinelli.
Il documentario è dedicato al racconto dell’ambiente marino caprese e delle specie che popolano il Mare Nostrum. Ma non basta: vuole essere anche un manifesto per promuovere pratiche etiche e consapevoli volte a preservare e mantenere un equilibrio a salvaguardia di noi stessi e del nostro ecosistema.
Con questo lavoro Gin Mare incrementa i contenuti video. L’anno scorso lanciò la web serie “Voci di Capri”, che racconta l’autenticità dell’isola attraverso i racconti di alcuni dei suoi abitanti più rappresentativi, incluso ovviamente un pescatore. E permette di assaporare e scoprire anche la Capri sott’acqua.