Spegne 90 candeline Silvio Carta, fondatore dell’omonima cantina e distilleria, oggi una delle più importanti aziende della Sardegna. Che lo festeggia con il nuovo Mirto del Fondatore.
Erano gli anni ‘50 quando prese il via l’attività: da un lato la cantina che più di ogni altra si impegna ogni giorno da 60 anni nel promuovere il valore della Vernaccia di Oristano Doc, dall’altro la quarta distilleria d’Italia che mette in bottiglia i profumi e i sapori dell’isola. Un percorso aziendale fatto anche di ideali e filosofia che la società sintetizza nella frase “armonia della natura”.
Al timone dell’azienda c’è oggi il figlio di Silvio Carta, Elio, enologo visionario e intenso, ma non è affatto raro vedere, in un giorno qualsiasi di lavoro, il fondatore passeggiare per i campi di mirto, supervisionare un passaggio della vendemmia o anche solo osservare quel caveau di inestimabile valore che è la bottaia di Baratili, dove vengono conservate le Vernaccia Riserva in quella che è, di fatto, la più grande collezione di annate vecchie di tutta la regione.
E proprio per festeggiare il 90mo compleanno del padre, Elio Carta ha ideato una nuova, speciale referenza: il Mirto del Fondatore. Erbe aromatiche, salvia e prugna selvatica per un liquore avvolgente, dolce e amaro insieme, che si richiama direttamente alla storia del mirto di Sardegna. Si narra infatti che nell’inverno del 1939 il mirto fu fondamentale nel salvare la popolazione di Baratili da gelo e carestia: in quell’occasione la madre di Silvio, e nonna di Elio, per aiutare la conservazione delle bacche ne mise una manciata in un misurino di distillato di Vernaccia. Nasceva così il primo liquore a base di mirto di tutti i tempi.
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