Se dico terroir pensi al vino. Ovvio. Difficilmente invece lo assocerai al whisky. Ed è un errore. Perché il tipo di orzo utilizzato, la sua zona di produzione e l’annata di raccolta influenzano anche questo spirit.
Che il terroir influenzi il whisky non è più una teoria, ma una certezza. A dimostrarlo è una ricerca scientifica commissionata dalla distilleria irlandese Waterford dal titolo The Impact of Terroir on the Flavour of Single Malt Whisk(e)y New Make Spirit pubblicata il 18 febbraio 2021 sulla rivista Foods. Sono state analizzate due varietà di orzo, Olympus (LGB 11-8339) e Laureate (SY 412-328), coltivate in due diverse aziende agricole irlandesi in due anni diversi, il 2017 e il 2018. I 32 diversi campioni di micro-malto e micro-distillazione ottenuti sono stati quindi studiati in laboratorio e testati da un gruppo di esperti di analisi sensoriale.
NB.
Mark Reynier è stato fondatore e anima di Bruichladdich. Nel 2015 è approdato alla Waterford con l’obiettivo di contribuire alla rinascita dell’Irish whiskey. Ci sta riuscendo.




