I riders, ovvero i fattorini del food delivery che utilizzano biciclette, scooter o monopattini per le consegne a domicilio, sono diventati una figura sempre più diffusa nelle città italiane. Durante il periodo di quarantena il loro ruolo è stato fondamentale e, con il tempo, hanno acquisito una presenza stabile nella quotidianità di uffici e famiglie. Ma qual è oggi la situazione in termini di sicurezza e tutela normativa?
Il fenomeno riders in Italia
I riders hanno trovato terreno fertile in Italia grazie alla diffusione delle piattaforme di food delivery e all’aumento della domanda di servizi rapidi. Se inizialmente erano percepiti come lavoratori temporanei, oggi rappresentano una forza lavoro stabile e necessaria. Tuttavia, la loro gestione ha generato un acceso dibattito legato alla sicurezza e alla natura del rapporto di lavoro.
Il D.lgs. 81/08 ha chiarito che i riders devono essere considerati a tutti gli effetti lavoratori, indipendentemente dal tipo di contratto, con il diritto a ricevere attrezzature, formazione, dispositivi di protezione individuale e sorveglianza sanitaria. In teoria, quindi, le aziende sono obbligate a garantire un’analisi dei rischi specifici e misure di prevenzione adeguate.
Sicurezza e criticità emerse dagli studi
Nonostante le tutele sulla carta, molti riders continuano a lavorare senza mezzi adeguati. Uno studio pubblicato dal Journal of Advanced Health Care sugli anni 2014-2018 ha analizzato 5 aziende con 5.339 lavoratori, evidenziando dati significativi:
- Le principali cause di infortunio sono incidenti stradali e cadute in piano.
- Nessun rider era sottoposto a sorveglianza sanitaria.
- Nessuna azienda aveva effettuato valutazioni specifiche dei rischi.
- Tutti i lavoratori avevano copertura previdenziale, ma non sempre adeguata.
- Solo alcuni disponevano di DPI idonei come casco, giubbino ad alta visibilità e supporto per smartphone.
Dal 2020 la situazione è migliorata con l’emanazione del contratto collettivo nazionale e con ordinanze locali che hanno introdotto regole più stringenti. Tuttavia, i margini di miglioramento restano ampi.
I rischi principali per i riders
I rischi a cui i riders sono esposti quotidianamente sono molteplici e spesso sottovalutati. Tra i più rilevanti rientrano:
- Incidenti e traumi stradali.
- Esposizione a pioggia, freddo, caldo e radiazioni solari.
- Aggressioni o furti durante i turni notturni.
- Posture scorrette e trasporto manuale di carichi.
- Rumori ambientali prolungati.
- Stress lavoro-correlato dovuto a ritmi serrati e tempi di consegna.
Il lavoro notturno rappresenta un ulteriore fattore di rischio, poiché la stanchezza e la scarsa visibilità aumentano le probabilità di incidenti. Anche le condizioni atmosferiche e lo stato delle strade contribuiscono ad accrescere il pericolo, soprattutto in presenza di pioggia o manto stradale dissestato.
Azioni concrete per la sicurezza
Per ridurre i rischi legati all’attività di food delivery, è fondamentale adottare misure pratiche e continuative. Le principali azioni utili includono:
- Effettuare una valutazione dei rischi specifici per la mansione.
- Fornire dispositivi di protezione individuale adeguati.
- Garantire formazione mirata sul codice della strada e sulle procedure di sicurezza.
- Controllare periodicamente lo stato dei mezzi utilizzati, inclusi freni e luci.
- Assicurare copertura previdenziale e assicurativa per infortuni e danni a terzi.
- Pianificare i turni di lavoro evitando eccessivi carichi orari.
Sicurezza alimentare e tutela del cliente
Il tema della sicurezza non riguarda solo i riders ma anche i clienti finali. Le aziende di food delivery devono garantire il rispetto delle normative igienico-sanitarie, evitando contaminazioni e preservando la qualità dei cibi. Alcuni punti fondamentali sono:
- Utilizzare contenitori a norma, puliti e integri per il trasporto degli alimenti.
- Seguire procedure rigorose per prevenire la contaminazione dei cibi.
- Testare la resistenza dei contenitori per assicurare la fattibilità del trasporto.
- Mantenere le temperature corrette degli alimenti fino alla consegna.
La sicurezza alimentare è parte integrante della fiducia che i clienti ripongono nei servizi di consegna: un aspetto che, se trascurato, può compromettere la reputazione di un’intera azienda.
Conclusioni
I riders rappresentano una figura essenziale del settore food delivery, ma la loro tutela richiede un impegno costante da parte delle aziende e delle istituzioni. Investire in sicurezza significa ridurre i rischi, migliorare le condizioni di lavoro e garantire un servizio affidabile e di qualità. Allo stesso tempo, il rispetto delle norme igieniche tutela la salute dei consumatori e rafforza la fiducia nel servizio offerto.
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